Google, Sundar Pichai celebra i 25 anni: "Grandi progressi tecnologici"

Tecnologia

Il CEO del colosso tecnologico festeggia il quarto di secolo dell'azienda con una lettera aperta. Ricorda gli inizi e gli sviluppi tecnologici, lasciando spazio per alcuni ricordi personali. Pichai riflette anche sull'IA: "Sarà il più grande cambiamento tecnologico che vedremo nel corso della nostra vita"

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"È un momento di gratitudine e di riflessione". Si apre così la lettera aperta scritta da Sundar Pichai, CEO di Google e Alphabet. L'occasione è festeggiare i 25 anni del colosso tecnologico. Pichai racconta gli inizi e riflette sulle innovazioni tecnologiche che si sono susseguite nel corso degli anni, guardando agli obiettivi futuri.

Gli inizi

Sono i ricordi personali a restituire la rivoluzione compiuta in 25 anni. Pichai racconta: "Anni fa, quando studiavo negli Stati Uniti, mio padre - che era tornato in India -  ricevette il suo primo indirizzo e-mail. Ero davvero entusiasta di avere un modo più veloce (ed economico) per comunicare con lui, così gli inviai un messaggio". Impaziente, l'attuale CEO dovette aspettare due giorni per la risposta: "Caro signor Pichai, e-mail ricevuta. Tutto bene". Rimasto sorpreso dal ritardo e dall'eccessiva formalità, Pichai chiamò il padre. "Qualcuno mentre lavorava ha dovuto visualizzare l'e-mail sul computer dell'ufficio, stamparla e poi consegnargliela. Mio padre dettò una risposta, che un ragazzo annotò e infine digitò per rispedirmela". Pichai affianca ai vecchi ricordi l'esperienza del presente: "Ero con mio figlio adolescente. Ha visto qualcosa di interessante, ha scattato alcune foto veloci e le ha condivise con i suoi amici. Poi si sono scambiati qualche messaggio e tutto è sembrato più veloce del tempo che avrei impiegato io solo per tirare fuori il telefono".

 

 

 

Innovazione

"Una verità essenziale dell'innovazione è che nel momento in cui si superano i limiti di una tecnologia, questa passa presto da straordinaria a ordinaria. Ecco perché Google non ha mai dato per scontato il nostro successo", ha scritto Pichai. Continua sottolineando l'impatto concreto che ha avuto sulle persone: "L'idea che uno studente dell'Indonesia rurale potesse accedere alle stesse informazioni di un professore di Stanford è stata rivoluzionaria e ha cambiato in meglio le vite e il nostro mondo. Ha aperto l'accesso all'istruzione e all'imprenditorialità come nessun'altra cosa prima o dopo di essa".

La ricerca come obiettivo

Un colosso tecnologico che è nato e si è sviluppato credendo nell'importanza della ricerca. Oggi ovviamente è molto più di un semplice motore di ricerca. Come ricorda Pichai "Abbiamo 15 prodotti Google che servono ciascuno più di mezzo miliardo di persone e aziende, e sei che servono più di 2 miliardi di utenti ciascuno". Ma come precisa subito dopo, tutti questi prodotti sono nati grazie a una domanda. "Nel caso di Gmail, la domanda era: "Possiamo offrire 1 GB di spazio di archiviazione a ogni persona? Nel 2004, quando Gmail è stato lanciato, quel volume di storage era oltre 100 volte superiore a quello offerto dalla maggior parte degli altri servizi di webmail gratuiti". "Qualche anno dopo, - continua il CEO - abbiamo intravisto l'opportunità di migliorare drasticamente i browser web, e di conseguenza il web, per le persone di tutto il mondo. Con Chrome ci siamo quindi chiesti: Possiamo costruire un browser che renda il web migliore, con semplicità, velocità e sicurezza al centro? Poco prima del lancio, anch'io mi sono posto una domanda: La gente lo userà?"

Intelligenza artificiale

Sviluppare servizi che migliorino la vita del maggior numero possibile di persone. Questo è l'obiettivo dichiarato da Google. E secondo Pichai l'intelligenza artificiale permetterà di raggiungerlo su scala sempre più grande. "Stiamo appena iniziando a vedere di cosa è capace la prossima ondata di tecnologia e quanto velocemente può migliorare. Un milione di persone sta già utilizzando l'IA generativa in Google Workspace per scrivere e creare. Con il tempo, l'intelligenza artificiale sarà il più grande cambiamento tecnologico che vedremo nel corso della nostra vita. È più grande del passaggio dall'informatica desktop a quella mobile e potrebbe essere più grande di Internet stesso. Si tratta di un riassetto fondamentale della tecnologia e di un'incredibile accelerazione dell'ingegno umano".

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