Intelligenza artificiale, l'intervista di Tina Eliassi-Rad a Sky TG24. VIDEO

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"L'IA è lo studio della costruzione di macchine che pensano come gli esseri umani e che agiscono razionalmente. Gli esseri umani spesso non agiscono razionalmente". Così, in una frase, la docente di Computer Science alla Northeastern University di Boston, tra i massimi esperti al mondo del settore, racchiude l'essenza dell'intelligenza artificiale. Con lei abbiamo discusso dei rischi e delle opportunità del suo sviluppo

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"L'intelligenza artificiale è lo studio della costruzione di macchine che pensano come gli esseri umani e che agiscono razionalmente. Gli esseri umani spesso non agiscono razionalmente". Così, in una frase, Tina Eliassi-Rad, docente di Computer Science alla Northeastern University di Boston, racchiude l'essenza dell'intelligenza artificiale. Sky TG24 l’ha incontrata a Torino, dove lei – tra i massimi esperti al mondo del settore – è arrivata per ritirare il premio Lagrange fondazione CRT, uno dei più prestigiosi riconoscimenti internazionali per la scienza dei sistemi complessi. 

I pericoli dell’IA

Quali sono i pericoli dell'intelligenza artificiale? "Il pericolo dell'IA, in particolare del ramo chiamato machine learning, è che può lavorare solo su un determinato gruppo di persone e non su tutti. Quando costruisce un ponte, questo funziona per auto e camion insieme. Invece, i sistemi di intelligenza artificiale a volte non sanno su quale gruppo di persone agiscono bene e su quale gruppo male", spiega Eliassi-Rad.

Farmacia, medicina e intelligenza artificiale

Tra le aree in cui l’IA potrebbe aiutare di più l'uomo, secondo Eliassi-Rad, c’è ad esempio la scoperta di nuovi farmaci: “Ci sono molte combinazioni diverse per cercare di trovare un farmaco per malattie rare. Ad esempio in questo campo l'intelligenza artificiale può essere molto utile. E più in generale in tutto il settore medico direi".

epa09952080 Google logo and binary code on the window of Google's new Bay View campus building, BV100  and during a media tour in Mountain View, California, USA, 16 May 2022. Google announced on 16 May the opening of its new Bay View campus in Silicon Valley, representing the company's first time developing its own major campus and the largest to pursue multiple green building certifications. The Bay View campus was designed by architects Bjarke Ingels Group (BIG) and Heatherwick Studio, as well as Google's design and engineering teams and spans 42 acres adjacent to the open space, two office buildings, and 1,00-person event center, and 240 short-term employee accommodations units. The campus incorporates biophilic design principles, including greenery, natural daylight and views outside from every desk to improve the health and wellbeing of those inside the building. The new building is to operate every hour of every day on carbon-free energy by 2030, the first-of-its-kind dragonscale solar skin, as well as nerby wind farms, will power Bay View on carbon-free energy 90 percent of the time. Bay View is 100 percent electric where even the kitchens are electric to decrease carbon emissions. To help deliver on its commitment to replenish 120 percent of the water it comsumes by 2023, the site is net water-positive with all non-potable water demands being met using the recycled water it generates on site. A series of above-ground ponds gather rainwater, combine with building wastewater treatment systems, together serve as a water source for cooling towers, flushing toilets, and landscape irrigation.  EPA/JOHN G. MABANGLO

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Tra quanto l'IA potrà essere una parte integrante della vita dell'uomo?

Eliassi-Rad sottolinea come l’intelligenza artificiale faccia già parte delle nostre vite “da almeno un decennio”. Questo perché “già tutte le applicazioni che usiamo hanno una qualche forma di intelligenza artificiale”, a partire da Netflix, Amazon, “qualsiasi tipo di shopping online”, dalla prenotazione di un viaggio sul web e dall’utilizzo di Google Maps o Apple Maps. “Tutti questi sistemi utilizzano l'intelligenza artificiale”, spiega la docente della Northeastern University.

Etica e intelligenza artificiale

Uno dei grandi quesiti che ci si continua a porre è come renderla etica. Per Eliassi-Rad si tratta di “un problema molto complicato”, perché “non sai fin dall'inizio chi la userà e se verrà usata correttamente. Quindi sono necessarie linee guida chiare per capire chi dovrà usarla e come dovrà essere usata". Seguendo lo stesso ragionamento, è difficile dire se l’intelligenza artificiale sia più un pericolo o un aiuto per l’uomo: "Dipende da chi e per cosa viene utilizzata".

OpenAI logo seen on screen with ChatGPT website displayed on mobile seen in this illustration, on January 8, 2023 in Brussels, Belgium. (Photo illustration by Jonathan Raa/NurPhoto via Getty Images)

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