Usa, causa contro Google per per posizione dominante sul mercato della pubblicità digitale

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Il Dipartimento di Giustizia e otto Stati americani fanno causa al colosso tech per la pubblicità online, accusando Mountain View di monopolio illegale sul mercato. Nell'azione legale si propone lo "spezzatino", con la separazione delle attività pubblicitarie

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Il Dipartimento di Giustizia e otto Stati americani fanno causa a Google per la pubblicità online, accusando Mountain View di monopolio illegale sul mercato. La denuncia punta a fare luce sulla gestione della pubblicità di Google, che ottiene dalle inserzioni l'80% dei suoi ricavi. In particolare, è quella legata all'uso di quotidiani, siti web e altre testate, in un processo che, secondo alcuni editori, non appare trasparente e non si capisce quanti dei soldi degli inserzionisti vadano a Google e quanti alle testate. Google respinge le accuse, basate su un'argomentazione "sbagliata" che potrebbe rallentare l'innovazione, aumentare le commissioni sulla pubblicità e rendere più difficile per migliaia di piccole imprese crescere.

Le accuse

Nell'azione legale Google è accusata di essere impegnata in una "sistematica campagna" per mettere le mani e mantenere il controllo sugli strumenti hi tech che gli inserzionisti usano per l'acquisto e la vendita della pubblicità digitale. Essendosi infiltrata "in tutti gli aspetti della pubblicità online", Google ha usato strumenti "anticoncorrenziali" per eliminare o sminuire ogni minaccia al "suo dominio della tecnologie per la pubblicità digitale", si legge nella documentazione - in tutto oltre 150 pagine - depositati in tribunale. Nella causa si chiede lo spezzatino di Google, con la separazione e la vendita dei prodotti tecnologici per gli spot online. I danni causati da Google sono "chiari: i creatori di siti guadagnano meno e gli inserzionisti pagano di più rispetto a quanto farebbero in in un mercato in cui le pressioni competitive disciplinerebbero i prezzi e porterebbero a maggiore innovazione.

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Il precedente

La causa non è la prima legata all'antitrust nei confronti del gigante tech. Google è già nel mirino delle autorità americane: il dipartimento aveva già denunciato la società nel 2020 per il suo monopolio nella ricerca. Questo processo comincerà a settembre.

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