Apple, via al fai-da-te: da oggi è possibile riparare da soli iPhone e Mac

Tecnologia

Daniele Semeraro

I clienti di 8 paesi europei, tra cui l’Italia, a partire da oggi possono accedere al Self Service Repair, un programma che consente di ordinare i pezzi di ricambio e permette di svolgere le riparazioni più comuni all’interno delle mura domestiche

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A partire da oggi anche i clienti privati in Europa possono riparare da soli e in casa alcuni prodotti Apple: iPhone 12, iPhone 13 e notebook Mac con chip Apple. Parte infatti l’atteso programma Self Service Repair, già operativo oltreoceano, che permette a tutti coloro che amano riparare gli oggetti con le proprie mani di accedere ai manuali ufficiali, alle parti di ricambio originali e anche agli strumenti che servono per effettuare queste riparazioni.

Come funziona il programma

A partire da oggi, dunque, spiegano da Apple, i clienti italiani ma anche coloro che si trovano in Belgio, Francia, Germania, Polonia, Spagna, Svizzera e Regno Unito potranno accedere al programma che permette di ripararsi da soli i più diffusi gadget Apple. Ma solo, consiglia Apple, se sono davvero in grado di farlo. Questo perché, rispetto ai modelli di qualche anno fa, più si va avanti e più i prodotti sono riparabili, e le parti di ricambio facilmente sostituibili. Basti fare un paragone tra iPhone 14 e il primo iPhone: nel primo non c’erano parti sostituibili, nell’ultimo modello è possibile sostituire praticamente tutto, dal cassettino della sim alla batteria, dalla scheda logica al display alla fotocamera. Ma entriamo nel dettaglio del programma. I clienti che preferiscono riparare da soli un prodotto, che pensano di saperlo fare e che si divertono a farlo una volta che si sono registrati possono accedere ai manuali di riparazione (saranno anche in italiano) che spiegano esattamente come si sostituisce ogni pezzo. Dopodiché potranno ordinare sia i pezzi di ricambio originali necessari (gli stessi in dotazione agli Apple Store e ai Centri assistenza autorizzati) sia affittare per qualche giorno tutti gli strumenti particolari che servono per effettuare la riparazione, come ad esempio cacciaviti dinamometrici, vassoi di riparazione, presse.

Cosa succede dopo

Se la riparazione sarà andata a buon fine sarà possibile poi rispedire ad Apple le parti sostituite e ricevere un credito per i loro acquisti: in particolare, entro sette giorni dalla ricezione dei pezzi guasti Apple controllerà che il pezzo sia corretto ed emetterà un credito sul metodo di pagamento usato; l’azienda si impegna, inoltre, a inviarli ai centri di ricondizionamento e riciclo (qui la nostra visita in Olanda a Daisy, il robot che ricicla gli iPhone). Se, invece, ci si accorge di non essere in grado di effettuare la riparazione si potrà sempre rivolgersi a un centro assistenza autorizzato per poter proseguire. È ovviamente da tenere bene in considerazione che tutti i danni eventualmente effettuati durante la riparazione non sono coperti da garanzia, per questo Apple tiene a precisare che per la stragrande maggioranza dei clienti recarsi presso un centro di riparazioni professionale con tecnici di assistenza certificati che utilizzano parti originali rimane il modo più sicuro, efficace ed affidabile per ottenere una riparazione.

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