
Dieci sono capoluoghi metropolitani: a dirlo è la nuova edizione di IcityRank, la graduatoria dei comuni più digitali che monitora la diffusione di servizi nella Pubblica amministrazione: tra app, wi-fi pubblico e piattaforme abilitanti. In testa Firenze, Milano e Bologna

Secondo l’ultima rilevazione sul grado di innovazione del nostro Paese, la città più smart d’Italia è Firenze, seguita da Milano e Bologna. A preoccupare è, invece, la concentrazione di Comuni del Sud nelle ultime posizioni in classifica
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L’occasione del bilancio arriva dall’ultima edizione di ICity Rank 2021, l’indagine sulla digitalizzazione delle città italiane effettuata su un campione di 107 comuni capoluogo italiani. Il terzo posto è andato ad un gruppo di città a pari merito: Bergamo, Bologna, Cremona, Modena, Roma Capitale e Trento
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I parametri dell’indagine della Qualità della vita del Sole 24 Ore, esamina la trasformazione digitale dei territori ed è ottenuta come media aritmetica di otto indici settoriali, che sintetizzano 35 indicatori basati su 150 variabili: servizi online, canali social, piattaforme abilitanti, open data, apertura, wi-fi pubblico, app municipali e internet of things

Scorrendo la graduatoria, alla nona posizione troviamo l’ex aequo di Cagliari e Genova, all’11esima Parma e Torino, alla 13esima Brescia e Venezia, alla 15esima Palermo, Prato, Reggio-Emilia, Rimini e Verona, alla 20esima Bari, Cesena e Pisa, alla 23esima Padova, alla 24esima Lecce, Siena e Vicenza

Insieme ai comuni sul podio, questi centri urbani compongono il gruppo delle 26 “città digitali”, capaci di utilizzare in modo diffuso, organico e continuativo le nuove tecnologie. Altre 75 sono invece in una fase intermedia nel percorso di crescita digitale e sette in fondo classifica, a livello critico con indice inferiore a 30 (Rieti, Avellino, Benevento, Foggia, Agrigento, Enna e all’ultimo posto Isernia)

Si assiste a una decisa accelerazione nel livello medio di digitalizzazione e a un riequilibrio che ha portato ad accorciare le distanze dal vertice anche da parte di diverse realtà tra le città del Sud e i centri più piccoli. Tra i casi di crescita più significativi, Messina, che nel corso del 2022 è migliorata di ben 34 posizioni (dalla 62esima alla 28esima), L’Aquila, Cuneo, Imperia e Trapani, che guadagnano 16 punti.

Cagliari, Palermo e Bari si confermano al vertice tra le città del Mezzogiorno. Dopo Lecce, anche Messina, Napoli e Pescara sono ormai vicine all’ingresso tra le città digitali

Se si analizza l’ultimo decennio di risultati di ICity Rank si evidenzia una progressiva crescita digitale delle città su due livelli: quello “funzionale”, con la messa online di sempre più servizi e la creazione di piattaforme di identità, pagamento, interazione che ne hanno facilitato l’utilizzo; e la “comunicazione”, con la diffusione di social media, app, open data, reti wi-fi pubbliche e gratuite
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