Cosa sarà Expo dopo Expo? Siemens: ecco il modello di città del futuro

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Damiano Crognali, Dubai

L'Expo di Dubai è terminato ma il sito presto si trasformerà, grazie anche all'infrastruttura Siemens, in una città futuristica che ospiterà startup e imprese innovative

Party is Over: l’Expo di Dubai è terminato ma il sito si trasformerà presto in una città futuristica, dal nome District 2020, che ospiterà startup tecnologiche o imprese innovative che si baseranno sui principi appresi nei 6 mesi di Expo, dalla sostenibilità all’innovazione nel rispetto dell’ambiente.

L'idea di Siemens

Partner di questo progetto è Siemens che con il suo sistema operativo IoT basato su cloud MindSphere sarà il cuore della nuova città intelligente, dove tutti gli edifici saranno digitalizzati e i consumi delle infrastrutture saranno monitorati in tempo reale. La tecnologia di Siemens ottimizzerà comfort, efficienza energetica e sicurezza integrando migliaia di infrastrutture e set point, dalle telecamere alle colonnine energetiche per il rifornimento dei veicoli, fino alla gestione delle telecamere per la videosorverglianza. Più di 130 edifici saranno digitalizzati, in "gemelli virtuali" che permetteranno ai manager di far interagire l’infrastruttura fisica con l’Internet delle cose.

Il programma Scale2Dubai

Oltre 3.200 imprese da 129 paesi si sono candidate al programma Scale2Dubai per aprire gli uffici già entro la fine dell’anno nel nuovo polo futuristico, che è stato soprannominato "15 Minutes City", perché sarà un centro residenziale e di affari, a misura d’uomo nelle intenzioni, e che si potrà girare tutto in appena 15 minuti.

Scale2Dubai finanzierà quei progetti in grado di creare un reale impatto economico e portare negli Emirati Arabi 20 unicorni — un termine che si riferisce a startup valutate oltre 1 miliardo di dollari — entro il 2031, oltre ad attrarre ed espandere altre piccole e medie imprese che faranno parte dell’indotto della città. Questo modello, ci dice Oliver Kraft, Vice President Siemens per il progetto Expo 2020, potrà essere replicato, non ci sarà bisogno di costruire da zero una nuova città, ma si potrà integrare alla rete già esistente per aggiornarla e rendere efficienti energeticamente e produttivi in una ottica di sostenibilità tra emissioni e consumi energetici gli edifici già esistenti, anche di città storiche come Roma o Parigi.

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