Tecnologia
Guerra Ucraina, allarme per antivirus russi: rischio attacchi cyber
'Scontiamo i limiti strutturali di un sistema di server pubblici inadeguato, pure in questo ambito dobbiamo liberarci da una dipendenza dalla tecnologia russa', spiega Franco Gabrielli, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Sicurezza nazionale. La pubblica amministrazione italiana usa sistemi antivirus prodotti dai russi che potrebbero rivelarsi uno strumento d’attacco
Oltre alla guerra in Ucraina, esiste un conflitto invisibile che si combatte sui sistemi informatici. L’allarme viene lanciato da più parti, considerando che l’Italia è tra i soggetti che potrebbero subire attacchi cibernetici da parte della Russia
Ne ha parlato, in un'intervista al Corriere della Sera, l'ex capo della polizia e della Protezione civile Franco Gabrielli, oggi sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Sicurezza nazionale. "La Nato - sottolinea - ha indicato la cibernetica come un quinto settore di possibile conflitto che va ad aggiungersi ai quattro classici: cielo, terra, mare e spazio"
In merito ai rischi di attacchi informatici ai sistemi di sicurezza italiani o della pubblica amministrazione, Gabrielli spiega: "Segnali di crisi c'erano già prima che iniziasse la guerra, e fin da metà gennaio l'Agenzia per la cyber-sicurezza nazionale attraverso lo Csirt (Computer security incident response team) ha svolto un efficace ruolo di coordinamento per tutte le amministrazioni sensibili e gli operatori di servizi essenziali con comunicazioni e allert specifici su possibili criticità"