Kobo Elipsa, l'ereader che diventa anche quaderno

Tecnologia

Il Kobo Elipsa introduce la possibilità di scrivere sullo schermo dell’ereader. E il risultato è interessante: schermo e-Ink da 10,3 pollici e penna per gli appunti. Si presenta e annuncia come l’eBook definitivo

Nella linea di evoluzione degli ebook reader, negli ultimi 2 anni abbiamo assistito a una sorta di accelerazione. Dopo un lungo periodo in cui sembrava che l’unica innovazione possibile consistesse nel migliorare la definizione e la luminosità degli schermi e-ink, sono apparsi il primo ebook reader a colori e gli ereader dove si può anche scrivere, come il Remarkable 2. In più da qualche giorno c’è il Kobo Elipsa (che costa 400 euro) e allarga il concetto di ereader a quello di dispositivo utile non solo nel tempo libero, ma anche nello studio e nel lavoro. Alle funzioni di ebook infatti si aggiungono quelle di bloc notes con un display da 10,3 pollici e di penna stylus "capacitiva", cioè in grado di riconoscere la pressione del tratto sullo schermo.

Scrivere sul Kobo Elipsa e riconoscere la grafia

Non è la prima volta che lo schermo e-ink incontra la possibilità di scrivere. La novità è che stavolta a farlo è Kobo, un ecosistema forte di accordi con editori di tutto il mondo. L’Elipsa rappresenta un ulteriore passo avanti grazie a uno schermo particolarmente reattivo al passaggio della penna (quella fornita dalla confezione alimentata da una mini stilo). Lo scarto tra la scrittura e il momento in cui la parola appare sulla pagina dura qualche frazione di secondo. Prendere appunti o tracciare schemi non costa fatica. E la cosa si rivela utile con i testi che consultiamo per ragioni di studio o lavoro: è più facile sottolineare, aggiungere note a piè di pagina, senza timore di rovinare il libro come invece con i testi cartacei. Perché sul Kobo Elipsa, le note si possono anche cancellare (basta cliccare su uno dei pulsantini laterali della penna). La cosa più sorprendente del Kobo Elipsa, nella funzione quaderno di appunti, è proprio la capacità di riconoscere le parole che scriviamo e convertirle in stampatello. Anche se - come nel caso di chi scrive questo articolo - la vostra grafia è abbastanza incomprensibile, il sistema di riconoscimento è molto efficace e gli sfugge davvero poco. Persino chi prende appunti di fretta, dopo non dovrebbe avere troppe difficoltà ritrovarli in ordine. Certo, c’è un limite a tutto. Davanti ad alcune grafie (tipo quelle dei medici) anche l’intelligenza artificiale deve arrendersi.

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