I malfunzionamenti, diffusi i tutta Italia e in varie altre parti del mondo, riguardano soprattutto la versione per Android dell’app
Prosegue la “settimana nera” del web. Dopo i recenti down di Google, Gmail, YouTube, Spotify e Poste Italiane, ora anche Instagram è alle prese con dei malfunzionamenti. Nelle ultime ore di oggi, venerdì 18 dicembre, il numero delle segnalazioni su downdetector è aumentato vertiginosamente e, come di consueto, su Twitter l’hashtag #instagramdown ha scalato in fretta le posizioni più alte dei trending topic. I malfunzionamenti, iniziati alle 10 di stamattina, sono diffusi non solo in Italia, ma anche in varie altre parti del mondo. I problemi sembrano riguardare soprattutto la versione per Android della nota applicazione. Per il momento Instagram non ha fornito spiegazioni sulle cause del down e non è chiaro quando il social media riprenderà a funzionare regolarmente. Nelle ultime ore, comunque, il numero delle segnalazioni su downdetector è diminuito.
I recenti problemi dei colossi del web
Come accennato, l’ultima settimana è stata piuttosto difficile per i colossi del web. Tutto è iniziato lunedì 14 dicembre, quando vari servizi di Google (come YouTube, Gmail e Google Docs) sono risultati pressoché inutilizzabili e irraggiungibili per circa 45 minuti. Anche se l’azienda di Mountain View ha risolto i problemi con una certa rapidità, alcuni hacker hanno approfittato della momentanea vulnerabilità per mandare in tilt anche le principali piattaforme per la didattica a distanza, divertendosi poi a lanciare qualche messaggio goliardico nelle aule “virtuali”, tra cui “il vostro amico hacker ha pensato di anticipare le vacanze. Fate i buoni”. Martedì 15 sono stati i servizi di Poste Italiane ad andare incontro a una serie di malfunzionamenti che hanno creato parecchi disagi agli utenti, come testimoniato dalle numerose segnalazioni arrivate su Twitter e downdetector. Mercoledì 16 lo stesso scenario si è ripetuto per Spotify e Telegram, che hanno dovuto risolvere dei problemi a livello mondiale. Nella stessa giornata, anche Google ha dovuto far fronte a un secondo down, anche se meno grave ed esteso del primo.