Big Tech, nuove norme Ue: verso multe fino al 10% del fatturato

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Servirà più responsabilità nella moderazione dei contenuti e nelle loro mosse concorrenziali. L’Ue punta su sanzioni salate per evitare pratiche sleali e nuove acquisizioni come quella di Instagram e Whatsapp da parte di Facebook

Le Big Tech dovranno assumersi una maggiore responsabilità nella moderazione dei contenuti e nelle loro pratiche concorrenziali, oppure potrebbero incorrere in multe fino al 10% del fatturato. È quanto si apprende da fonti Ue alla vigilia della presentazione del nuovo pacchetto di norme europee per regolare il mercato digitale. Il nuovo quadro normativo, firmato dalla vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager, e dal commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton, si prefigge di limitare il potere delle grandi piattaforme digitali, definite come “gatekeeper” sul mercato.

Poteri limitati

La Commissione europea si sta preparando a presentare il suo Digital Services Act e il suo Digital Markets Act per stabilire condizioni severe per i giganti di internet a fare affari nei 27 Paesi. Le più grandi aziende di tecnologia sarebbero designate "gatekeeper" di internet in base alle proposte e soggette a specifiche normative per limitare il loro potere sul mercato. Google, Facebook, Apple e Amazon e anche altre aziende saranno quasi certamente molto colpite dalla decisione. La proposta passerà attraverso un lungo e complesso processo di ratifica, con gli Stati membri dell'Ue, il Parlamento europeo e le associazioni di categoria che andranno a influenzare il testo finale.

 

Cosa cambierà?

L'intenzione principale del Digital Services Act è di aggiornare la legislazione che risale al 2004, quando molti dei giganti di internet di oggi non esistevano o erano ancora agli inizi. I colossi della tecnologia dovranno informare l'Ue prima di qualsiasi progetto di fusione o acquisizione secondo i regolamenti, ha spiegato lunedì il commissario Ue per il Mercato interno Thierry Breton. Le autorità di regolamentazione europee e statunitensi sono sempre più preoccupate del fatto che le grandi aziende di tecnologia abbiano utilizzato le acquisizioni come mezzo per stroncare potenziali rivali sul nascere. Alcuni esempi sono l'acquisizione di Facebook di Instagram e Whatsapp, nonché l'acquisto di Google di Youtube e Waze. La Francia e i Paesi Bassi si sono già pronunciati a favore del fatto che l'Europa disponga di tutti gli strumenti necessari per tenerli sotto controllo.

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