eSports Legal Forum: il primo Manifesto per regolamentarli in Italia

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L'evento organizzato dall'Osservatorio Italiano eSports ha offerto soluzioni praticabili per una migliore regolamentazione del settore eSports in Italia. La discussione ha portato alla redazione del primo Manifesto legale degli eSports, con proposte concrete di cui l'OIES si farà promotore

L'eSports Legal Forum rappresenta il primo passo per portare il movimento italiano dei videogiochi competitivi verso quella maturità che è già realtà in altri Paesi. L'evento, tenutosi lo scorso mese e organizzato dall'Osservatorio Italiano Esports, ha posto le basi per un'architettura chiara e moderna della regolamentazione di questo settore in Italia. Due sono state le parole chiave: competenza e collaborazione. Ecco alcune le proposte condivise durante l'eSports Legal Forum.

I rapporti con gli sponsor

L’Associazione italiana avvocati sportivi, con Domenico Filosa, coordinatore nazionale della commissione eSports ha parlato della disciplina delle sponsorizzazioni negli eSports e delle problematiche contrattuali. "Gli eSports fanno parte del mondo dell’Entertainment. Attraverso le stream dei giocatori gli sponsor possono trovare nuovi spazi. Sui banner o all’interno del luogo fisico dove avviene lo stream” spiega Filosa. “In questo momento le sponsorizzazioni negli eSports non hanno una regolamentazione dalla legge italiana, ma vengono fatte con diversi tipi di contratti a secondo dell’accordo tra le parti. Nelle norme che si applicano attualmente a questo tipo di accordi, bisogna sempre prestare molta attenzione alle limitazioni che vengono imposte ai gamers, come streamers liberi” aggiunge il coordinatore nazionale della commissione eSports. “Per gli sponsor, legarsi ad un team potrebbe essere più vantaggioso rispetto al rapporto con un singolo player, in quanto i team esports trattano più titoli a livello competitivo e si diluisce, così, il rischio che il gioco cui ci si lega perda rapidamente di popolarità. Tranne nei casi in cui un pro player abbia una grande fan base su un determinato gioco" conclude.

 

Investimenti rischiosi?

Lexant, con Manuela Magistro, Consuel dipartimento di diritto sportivo ha invece discusso sul tema dell'incertezza normativa che frena gli investitori negli eSports. "Per gli investitori resta fondamentale trovare delle metriche chiare per calcolare il ROI (return on investment) degli investimenti negli eSports. Lo stesso vale per un brand che si affaccia a questo mondo” spiega Magistro. “Vi è un freno negli investimenti eSports soprattutto perché non ci sono normative che regolano il betting su eventuali competizioni ufficiali, sulla trasmissione degli eventi e su un quadro normativo chiaro. Tutto questo ovviamente pone oggi gli eSports come un settore in cui è ancora rischioso investire. Da qui in primis viene l’utilità di stringere accordi tra team eSports e piattaforme di streaming per aumentare la visibilità dei primi e la conoscenza in generale del settore. Occorre poi una decisione per il riconoscimento a livello internazionale degli eSports come sport. Da questo nodo scaturirà una decisione da parte del legislatore di regolamentare e uniformare le diverse legislazioni a seconda che siano riconosciuti come sport o meno" aggiunge.

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