Il gioco potrebbe tornare sui dispositivi iOS prima dell’udienza, fissata per il prossimo maggio, solo nel caso in cui la software house decidesse di rinunciare al sistema di pagamento pensato per evitare di pagare al colosso di Cupertino la tassa del 30% su ogni acquisto all’interno del gioco
Fortnite non tornerà sull’App Store, perlomeno non in tempi brevi. La richiesta di Epic Games di rimuovere il ban del gioco in attesa del processo è stata respinta da Yvonne Gonzalez Rogers, giudice federale di Oakland, in California. Fortnite potrebbe tornare sui dispositivi iOS prima dell’udienza, fissata per il prossimo maggio, solo nel caso in cui la software house decidesse di rinunciare al sistema di pagamento pensato per evitare di pagare ad Apple la tassa del 30% su ogni acquisto all’interno del gioco.
La reazione di Apple
Nella sentenza, Rogers ha spiegato che solo in casi molto rari vengono accolte delle richieste simili. La giudice ha anche definito il comportamento di Epic Games disonesto, poco trasparente e dannoso per la sicurezza dell’ecosistema iOS. Apple si è detta soddisfatta della decisione della corte e ha sottolineato che Epic Games si è danneggiata con le sue stesse mani. Il colosso di Cupertino ha poi ribadito che l’App Store è una piattaforma sicura e affidabile e che tutti gli sviluppatori sono chiamati a rispettare le stesse regole, ricevendo in cambio grandi opportunità e benefici.
La data del processo
La giudice Rogers ha fissato per il 3 maggio 2021 il Bench Trial tra Apple ed Epic Games. Si tratta di una tipologia di processo che non prevede la partecipazione di una giuria. L’udienza sarà preceduta da un incontro preliminare tra le parti, previsto per il 21 aprile. Rogers ha però raccomandato anche un processo con giuria, in quanto ritiene importante capire l’opinione delle persone sulla questione. Come finestra temporale ideale per lo svolgimento di un’udienza di questo tipo, la corte ha indicato il mese di luglio. Negli scorsi giorni, la giude Rogers ha accettato l’ingiunzione che mette al sicuro i giochi sviluppati col motore grafico Unreal Engine, impedendo ad Apple di rimuovere i Developer Tools di Epic Games.