Saranno riservate solo agli sviluppatori, mentre per i primi test pubblici sarà necessario attendere almeno fino a febbraio 2021
Passi avanti per HarmonyOS, il sistema operativo creato da Huawei come alternativa ad Android. Stando a quanto dichiarato in un’intervista da Wang Chenglu, il responsabile della divisione software dell’azienda di Shenzhen, le prime beta della versione 2.0 del software dovrebbero fare il loro debutto su alcuni dispositivi entro dicembre 2020. Saranno riservate solo agli sviluppatori, mentre per i primi test pubblici sarà necessario attendere almeno fino a febbraio 2021. Al momento non è noto quali saranno gli smartphone che riceveranno la beta, ma sembra probabile che Huawei potrebbe decidere di iniziare dai nuovi P40. Prima ancora, tuttavia, il sistema operativo verrà testato sulle smart Tv del colosso cinese.
La storia di HarmonyOS
In Cina il nuovo sistema operativo è noto come HongMeng. Nel corso dell’intervista, Wang Chenglu ha spiegato che si tratta di una parola proveniente dal Shan Hai Jing, un libro della letteratura classica cinese che racconta la geografia e la cultura del Paese prima dell’epoca Qin. Il responsabile della divisione software di Huawei ha anche svelato che lo sviluppo del sistema operativo iniziò nel 2012 e che a maggio 2018 venne completata la verifica della versione 1.0 del kernel.
L’alternativa ad Android
HarmonyOS è ormai pronto al debutto su smartphone da svariati mesi ma Huawei ha preferito aspettare, non solo per la mancanza di un ecosistema, ma anche per la volontà di rispettare gli accordi commerciali stipulati con Google. Tutto è cambiato in seguito alle azioni dell’amministrazione Trump, che nel 2019 ha inserito Huawei nella lista nera del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, mettendo, di fatto, la parola “fine” alla collaborazione col colosso di Moutain View. In seguito a questi avvenimenti, HarmonyOS è diventata la priorità numero uno dell’azienda cinese. Ora che Huawei può contare su un buon ecosistema software (AppGallery) e su un’alternativa ai servizi backend di Google (HMS), il nuovo sistema operativo è vicinissimo al debutto e sono iniziate le trattative con altri produttori cinesi per convincerli ad abbandonare Android.