A riportarlo è il leaker @L0vetodream, che in passato si è dimostrato una fonte affidabile di informazioni sulle mosse del colosso di Cupertino
Sui futuri iPhone 12 girano tante indiscrezioni diverse, ma tutte sembrano concordare sul fatto che in autunno Apple presenterà quattro modelli: due “normali” e due versioni Pro. Col passare delle settimane stanno iniziando a emergere le prime informazioni, non confermate in alcun modo dal colosso di Cupertino, su quelle che dovrebbero essere le caratteristiche tecniche dei nuovi dispositivi. Secondo il leaker @L0vetodream, noto per aver più volte anticipato le mosse di Apple, le versioni Pro dei nuovi iPhone, con schermi da 6,1 e 6,7 pollici, potranno contare su 6GB di Ram, mentre i due modelli base ne avranno 4.
I possibili benefici
L’indiscrezione fornita da @L0vetodream rispecchia il contenuto di alcuni rumor che erano circolati lo scorso novembre. Il passaggio dai 4 ai 6 GB di Ram era atteso già con la precedente generazione di iPhone, ma non si è mai concretizzato. Questa miglioria è stata però introdotta in tutti gli iPad Pro usciti nel 2020. Se effettivamente i 2 GB di Ram in più arriveranno anche sui modelli Pro degli iPhone 12, quest’ultimi potrebbero beneficiare di varie migliorie, tra cui una gestione più efficace delle app in multitasking. Anche il comparto fotografico, che secondo le indiscrezioni dovrebbe beneficiare della presenza di un sensore LiDAR, potrebbe fare un netto passo avanti. In attesa di conferme ufficiali, che probabilmente arriveranno solo con la presentazione dei nuovi iPhone, non si può fare altro che fare congetture sulle altre migliorie che Apple potrebbe introdurre nei suoi smartphone di punta.
Possibili ritardi nella produzione degli iPhone 12
Recentemente, il quotidiano asiatico Nikkei ha reso noto che la produzione su larga scala del nuovo iPhone 12 potrebbe subire uno o due mesi di ritardo a causa dell’emergenza coronavirus, che negli ultimi mesi ha bloccato il processo di lavoro nelle fabbriche e negli uffici. Tuttavia Apple starebbe facendo delle pressioni sui fornitori per tentare di accorciare questo gap.