Skullbreaker Challenge, allarme della Polizia Postale per la sfida che spopola su TikTok

Tecnologia
Uno dei video circolati della Skullbreaker Challenge (Twitter)

In seguito ai numerosi video circolati in rete, le autorità hanno diffuso alcuni consigli per ragazzi e genitori utili a arginare il fenomeno che vede due giovani malintenzionati sgambettare un terzo, ignaro, durante un salto. La pratica può portare a gravi danni fisici

La Polizia Postale ha lanciato l’allarme relativo alla Skullbreaker Challenge, la nuova pericolosa moda che sta dilagando sul social network TikTok tra i più giovani che espone le vittime al rischio di lesioni e persino di morte. Come si intuisce dalla traduzione, la “sfida spacca cranio” è svolta da due persone complici che chiedono a una terza, ignara del tutto, di saltare, prima di provocarne la caduta all’indietro con uno sgambetto, con il rischio concreto dunque di sbattere la testa contro il suolo. Sono numerosi i video circolati in rete che mostrano questa pratica, motivo per cui le autorità hanno deciso di dispensare qualche consiglio ai genitori utile sia per frenare la diffusione di filmati che per arginare il fenomeno.

Skullbreaker Challenge: cos’è

"Indurre qualcuno a saltare per fargli lo sgambetto non è uno scherzo ma una cattiveria molto pericolosa”. È questo l’appello della Polizia Postale, che invita i giovani a non lasciarsi coinvolgere nella pericolosa Skullbreaker Challenge, partita dal social TikTok ma in diffusione rapida anche su altre piattaforme. Innanzitutto i ragazzi devono diffidare di chi chiede loro di saltare. Nella “sfida spacca cranio”, infatti, due persone affiancano un terzo, posto al centro tra i primi due: quando quest’ultimo esegue il salto, i due “aggressori” lo sgambettano da dietro a tradimento. Il gesto provoca quindi la caduta all’indietro della vittima e secondo la Polizia rappresenta “un comportamento sbagliato e molto pericoloso: la mancanza improvvisa di appoggio mentre si salta comporta necessariamente una caduta senza controllo che può determinare lesioni anche gravissime come fratture di arti, svenimenti ed ematomi cerebrali".

I consigli della Polizia Postale

Oltre ad avvisare le potenziali vittime riguardo alle dinamiche della Skullbreaker Challenge, la Polizia Postale avverte anche i ragazzi che pensano di partecipare alla sfida sottolineando che la pratica può portare a danni fisici gravi e anche “la commissione del reato di lesioni anche se non hai ancora 18 anni”. Per questo, i giovani dovrebbero cercare di avvertire e dissuadere i coetanei dal prendere parte alla “sfida rompi cranio”, oltre a parlare con un adulto o contattare www.commissariatodips.it qualora ricevessero video di questo scherzo di cattivo gusto. Ai genitori, invece, le autorità suggeriscono di informare i ragazzi in modo che riconoscano le dinamiche e non diventino vittima della Skullbreaker Challenge, di parlare loro dei potenziali rischi e di sorvegliare i comportamenti online dei propri figli. 

Tecnologia: I più letti