Da un gruppo di sviluppatori italiani arriva una soluzione che prova a semplificare la vita per chi cerca le applicazioni non presenti sui dispositivi dotati di Hms. Ecco cos’è e come funziona
Si chiama TrovApp, è stata realizzata da un gruppo di sviluppatori italiani, ed è la app che permette di utilizzare alcune applicazioni apparentemente inaccessibili su alcuni dispositivi Huawei (quelli dotati di HMS, Huawei Mobile Service).
Il blocco di Google
Per capire di cosa stiamo parlando, però, occorre fare un passo indietro fino alla fine del 2019 quando il colosso cinese ha presentato il nuovo Mate 30 Pro. Il primo modello che, a causa della guerra fredda tecnologica tra Usa e Cina e il conseguente bando di Donald Trump, non comprende il Play Store e le app di Google. Insomma, niente Gmail, Chrome, Maps, Drive, YouTube e così via. In rete, da subito, non sono mancate le soluzioni per superare l’ostacolo, ma tutte riservate a utenti più o meno smanettoni.
Così è nata l’idea
“Ho pensato che poteva essere utile una app che facesse da motore di ricerca per un’utenza normale”, spiega Massimo Marzocco, a capo di un team di una decina di sviluppatori indipendenti: “Così ho contattato Huawei che ci ha fornito un po’ di smartphone per fare dei test”. Dopo un paio di mesi di lavoro, ecco Trovapp: “La immagino - spiega - come una soluzione che gli stessi commessi in negozio suggeriscono ai potenziali acquirenti meno esperti”.
Cos’è TrovApp
TrovApp, scaricabile gratuitamente e senza registrazioni sull’AppGallery di Huawei, è un motore di ricerca che suggerisce all’utente dove poter scaricare le app che si desiderano, anche su store alternativi come Amazon Store e ApkPure. Al momento sono circa 600 le app censite: “L’obiettivo - dice Marzocco - è quello di arrivare a 1500 applicazioni nelle prossime settimane”.
Come funziona
Una volta selezionata l’applicazione che si desidera scaricare, si apre una pagina in cui vengono suggeriti i metodi migliori per ottenerla: direttamente da Huawei AppGallery, dalla versione web ufficiale oppure da uno store alternativo. Durante la nostra prova, siamo riusciti a installare e utilizzare varie app tra cui Instagram, WhatsApp e Google Maps. Quest’ultima, però, senza poter fare il login. La stessa TrovApp, del resto, avverte quando sono presenti limitazioni nell’utilizzo e suggerisce delle alternative come “Here We Go” e “Maps.me”. Nel caso di Google Foto, invece, si viene indirizzati sulla versione web mentre ad esempio per Google Drive non è possibile far nulla se non affidarsi ad altri servizi di cloud.
E la sicurezza?
“Tutte le app sono state testate e verificate sui dispositivi Huawei dotati di HMS, sia per il download che per il funzionamento”, assicura Marzocco che, per quanto riguarda la sicurezza, rimanda agli store alternativi da cui viene fatto il download: “Sui dispositivi è comunque presente un antivirus”. E gli aggiornamenti? Se si tratta di app trovate su l’AppGallery, l’update è automatico. Mentre per quelle installate da store alternativi, è necessario avere sul proprio dispositivo l’applicazione dello store di riferimento da cui sono state scaricate, Amazon Store o ApkPure. In questo caso, infatti, gli utenti ricevono una notifica push dall’app dello store e, cliccando, accedono direttamente all’aggiornamento.