L’accusa degli Usa: Huawei può spiare di nascosto le reti cellulari

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Stando a quanto riportato dal Wall Street Journal, il colosso di Shenzhen sarebbe entrato di nascosto nelle apparecchiature di rete tramite backdoor progettate a uso esclusivo delle forze dell’ordine. Huawei però si difende, ritenendo le accuse prive di fondamento

Stando a quanto riportato dal Wall Street Journal, il governo degli Stati Uniti starebbe accusando Huawei di essere entrata di nascosto nelle reti degli operatori telefonici tramite backdoor progettate a uso esclusivo delle forze dell’ordine. Il quotidiano sottolinea che gli Usa avrebbero mantenuto queste informazioni nascoste fino alle fine del 2019, per poi condividerle con le potenze alleate, tra cui la Germania e il Regno Unito. L'azienda di Shenzhen ha tuttavia negato di aver compromesso la sicurezza delle reti, definendo le accuse degli Usa prive di fondamento. 

L’accusa del governo degli Stati Uniti

La presenza delle backdoor, utilizzabili solo dalle forze dell’ordine, nelle apparecchiature di rete è richiesta dalla legge in molti Paesi, inclusi gli Stati Uniti. Tuttavia, per rispettare appieno le norme in vigore, è necessario che queste “porte di servizio” siano inaccessibili anche per le stesse società che le realizzano. Il governo degli Stati Uniti starebbe accusando Huawei proprio di aver saltato questo passaggio: infatti, il colosso cinese sarebbe persino in grado di collegarsi alle proprie apparecchiature senza essere notato dagli operatori. L’indagine del Wall Street Journal non fornisce troppi dettagli tecnici sulla procedura, ma afferma che gli altri produttori di apparecchiature di rete non possono imitarla.

La replica di Huawei

In base a quanto riportato dal Wall Street Journal, le informazioni in possesso del governo degli Stati Uniti non sarebbero sufficienti a chiarire tutti gli aspetti della vicenda. Mancherebbero, infatti, spiegazioni dettagliate sul funzionamento della backdoor o prove del suo utilizzo da parte di Huawei. Gli Usa sarebbero al corrente del comportamento scorretto dell’azienda di Shenzhen dal 2009. Rispondendo alle accuse, Huawei ha dichiarato di non aver mai compromesso in alcun modo la sicurezza delle reti e dei dati dei propri clienti e di ritenere le dichiarazioni del governo statunitense del tutto prive di fondamento. Il colosso cinese sottolinea che le backdoor possono essere usate solo da personale certificato degli operatori di rete e che nessun dipendente di Huawei può utilizzarle senza prima essere stato autorizzato. 

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