Batteria dello smartphone che dura 5 giorni, ecco come sarà possibile

Tecnologia

L’opportunità arriva dallo studio dei ricercatori della Monash University che hanno messo a punto la batteria litio-zolfo “più efficiente del mondo”, che promette anche di garantire l’autonomia di un veicolo elettrico oltre i 1000 Km 

In un futuro, non troppo lontano, potrebbe essere possibile far durare la batteria del proprio smartphone anche per 5 giorni di seguito o consentire ad un veicolo elettrico di poter essere guidato per più di 1000 km senza bisogno di alcuna ricarica. Sono queste le potenzialità che promette di assolvere la batteria “più efficiente del mondo”, al litio-zolfo, che è stata messa a punto dai ricercatori dell’australiana Monash University.

Un basso impatto ambientale

Stando a ciò che sostengono gli esperti e così come si può leggere sul sito dell’ateneo australiano, questa batteria potrebbe superare di oltre quattro volte l’efficienza degli attuali leader del mercato attuale, in attesa comunque di ulteriori test che saranno svolti su auto e reti solari nel 2020. Inoltre, come sostiene il dottor Mahdokht Shaibani del dipartimento di ingegneria meccanica e aerospaziale della Monash University, la batteria Li-S oltre ad avere un’altissima capacità avrà anche un minore impatto ambientale rispetto agli attuali prodotti agli ioni di litio.

I primi prototipi

I ricercatori, che hanno pubblicato i risultati del loro lavoro sulla rivista scientifica “Science Advances” hanno anche ottenuto un brevetto depositato (PCT / AU 2019/051239) per il processo di fabbricazione della batteria, i cui primi prototipi sono stati realizzati in Germania dal Fraunhofer Institute for Material and Beam Technology. Quali sono le caratteristiche particolari di questa batteria? Rispetto alle batterie litio-zolfo precedenti, la caratteristica della batteria australiana è l’aggiornata e migliorata progettazione dei catodi di zolfo, che riescono ora a sopportare carichi di stress più elevati senza una riduzione della capacità o delle prestazioni complessive dei dispositivi.

Finanziamenti per 2,5 milioni di dollari

L’idea ha già attirato l’attenzione di alcuni dei maggiori produttori mondiali di batterie al litio in Cina e in Europa, che hanno manifestato interesse a migliorare la loro produzione, così come confermato dalla professoressa Mainak Majumder, protagonista del progetto di ricerca. “Questo sviluppo può rappresentare un importante passo avanti per l'industria australiana e potrebbe trasformare il modo in cui telefoni, automobili, computer e reti solari verranno prodotti in futuro”, ha detto. Il progetto, spiegano ancora gli esperti, ha ricevuto finanziamenti per oltre 2,5 milioni di dollari da governi e partner del settore internazionale e punta, quanto prima, a “fornire a tutti gli australiani un mercato dell'energia più pulito e affidabile".  

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