Smartphone e social, i possibili effetti collaterali dell’uso precoce
TecnologiaOltre a contribuire all'aumento dei casi di cyberbullismo, comprometterebbe il sonno dei più giovani, portando in alcuni casi allo sviluppo dell’insonnia: è quanto emerso dall’indagine “Adolescenti e Stili di Vita” presentata a Milano
I giovani iniziano sempre prima a interfacciarsi con il mondo degli smartphone e dei social network. Il 60% li utilizza già tra i dieci e gli undici anni.
È quanto emerso dall’indagine “Adolescenti e Stili di Vita”, realizzata grazie alla collaborazione tra il Laboratorio Adolescenza, l’Istituto di Ricerca Iard, l'Associazione Culturale Pediatri e l'Osservatorio Permanente Giovani ed Alcol.
Un dato preoccupante, emerso dalla ricerca, presentata in un evento tenutosi a Milano, riguarda il legame tra l’utilizzo precoce dei telefonini e dei social e l’incremento del fenomeno del cyberbullismo. La tecnologia andrebbe, inoltre, a compromettere il sonno dei più giovani, portando in alcuni casi allo sviluppo dell’insonnia.
Il rapporto tra i giovani e lo smartphone
Dall’indagine, condotta tra il 2018 e il 2019 su un campione composto da oltre 2mila studenti che frequentavano la terza media, è emerso che la maggior parte dei partecipanti (il 60%) ha ricevuto il primo smartphone in regalo tra i dieci e gli undici anni.
Il 28% del campione ha confessato di averlo ottenuto prima del compimento del decimo anno.
Per quanto riguarda i social, più della metà dei partecipanti (54%) ha iniziato ad utilizzarli intorno al decimo e all’undicesimo anno di età e il 12% prima dei dieci anni. "L'essere costantemente in vetrina e psicologicamente dipendenti dal giudizio degli altri li rende insicuri al punto di modificare il modo di comunicare tra loro”, ha spiegato Maurizio Tucci, Presidente di Laboratorio Adolescenza.
Possibili “effetti collaterali”
Il 40% dei giovani che ha partecipato all’indagine ha dichiarato di aver avuto a che fare con casi di cyberbullismo.
Secondo la ricerca, tra gli effetti collaterali dell’utilizzo precoce di social e smartphone, ci sarebbe anche il sonno ‘online’: il 20% del campione ha dichiarato di dedicare al sonno meno di 7 ore al giorno, solo il 6,8% si riposa quotidianamente per almeno 9 ore.
Inoltre, il 72% delle ragazze ha confessato di aver problemi ad addormentarsi e di svegliarsi più volte nel corso delle notte. Per i maschi la percentuale è al 58,5%.
Lo smartphone tiene compagnia ai giovani anche durante le ore di buio: sono in pochi a spegnerlo prima di dormire e molti coloro che confessano di utilizzarlo anche in piena notte per parlare con gli amici o navigare su internet.