Soggetti non autorizzati, secondo quanto comunicato dalla stessa società, stanno utilizzando il marchio Unieuro per truffare i clienti, comunicando loro la falsa vincita di prodotti di telefonia
Unieuro, la catena della grande distribuzione di elettronica, in questi giorni sarebbe vittima di una campagna fraudolenta attraverso il web e gli sms.
Soggetti non autorizzati, secondo quanto comunicato dalla stessa società, stanno utilizzando il marchio Unieuro per truffare i clienti dell’azienda, comunicando loro la falsa vincita di prodotti di telefonia. Nei messaggi recapitati ai malcapitati, viene chiesto loro di accedere a specifici link per tracciare la propria spedizione o per riscattare il ‘falso’ premio.
Unieuro ha pubblicato un avviso per tutelare i clienti, ricordando loro che le comunicazioni della società avvengono attraverso i suoi canali ufficiali e fanno riferimento solo ed esclusivamente a pagine web del sito www.unieuro.it.
L’avviso di Unieuro
“Abbiamo elementi per ritenere con ragionevole certezza che siano in corso comportamenti fraudolenti posti in essere da autori ignoti che utilizzano illecitamente il marchio Unieuro sul Web e via messaggi SMS”, scrive l’azienda nell’avviso pubblicato sul profilo ufficiale Twitter.
“Il fine cui probabilmente mira l’autore non autorizzato che illegittimamente sta utilizzando il marchio Unieuro è quello di carpire i dati di accesso a servizi che richiedono una registrazione o, peggio, a servizi finanziari online”.
Uniero, come comunicato nell’avviso, ha già provveduto a informare le autorità competenti riguardo quanto accaduto, esponendo formale denuncia.
Google ha rimosso 6 milioni di annunci ingannevoli al giorno nel 2018
Il colosso di Mountain View nel 2018 ha rimosso in totale 2,3 miliari di annunci ingannevoli, ovvero più di 6 milioni ogni giorno, identificati grazie sia all’Intelligenza artificiale che alle segnalazioni del proprio team.
I post bloccati riguardano rivendite ingannevoli di biglietti per eventi, proposte di prestito o tentativi di shipping, che hanno interessato in totale circa 1.5 milioni di app e 28 milioni di pagine web.
Scott Spencer, Director of Sustainable Ads, ha spiegato che l’azienda oltre ad aver individuato i banner, ha identificato anche chi ne favorisce la diffusione: sono 734.000 gli editori e sviluppatori di app esclusi dal network di Google Ads.