Il monitor ha un pannello 4K esterno affiancato da un altro interno monocromatico. Durante la Kermesse, l’azienda ha esposto anche un prototipo di schermo OLED trasparente
All’Ifa di Berlino, la più grande kermesse europea dedicata ai dispositivi tecnologici, Panasonic ha presentato due nuovi prototipi di televisore tra cui “MegaCon" (da Mega Contrasto), caratterizzato da monitor LCD a doppio pannello, una tecnologia svelata dalla stessa azienda nel 2016.
Il suo monitor è composto da un pannello 4K esterno e da un altro interno monocromatico, utile, come spiega la stessa azienda, per “modulare la retroilluminazione LED diretta, offrendo un local dimming a livello di singolo pixel ed un rapporto di contrasto di un milione a uno”.
Come funziona il monitor LCD a doppio pannello
Si tratta di una tecnologia unica nel suo genere, in quanto garantisce prestazioni mai viste prima su un TV LED.
L’affiancamento dei due pannelli dona allo schermo LCD la stessa qualità di immagine offerta dai display "self-emitting”, quali gli OLED o i MicroLED.
Il nuovo prototipo, inoltre, ha una luminosità a pieno campo continua di 1000 nit; la copertura dello spazio colore DCI-P3 raggiunge il 99%.
Offre, inoltre, come rivela la stessa Panasonic, un “angolo di visione molto ampio senza alcuna perdita di fedeltà del colore ed utilizza l'esclusiva tecnologia Panasonic per eliminare qualsiasi effetto di parallasse tra i doppi pannelli”.
Esposto nuovo prototipo di schermo OLED trasparente
Durante la Kermesse, in corso a Berlino, Panasonic ha presentato anche un prototipo di schermo OLED trasparente, esposto anche al Salone del Mobile 2019.
Il televisore, realizzato grazie alla collaborazione tra il designer scandivano Daniel Rybakken e Panasonic Design Kyoto, ha un design super moderno e minimalista, che lo rende perfetto per ogni tipologia di salotto. Il display è incastonato in un telaio con finitura in legno, progettato proprio per nascondere tutti i fili e i componenti d’illuminazione.
“Il display è in grado di trasformarsi da arredo passivo ad elemento vivo e dinamico, da fattore che colpisce per l’estetica a oggetto di contenuto”, spiega la stessa azienda.