Amazon, rimossi numerosi prodotti pericolosi dopo inchiesta Wsj

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Immagine di archivio (Ansa)

Il Wall Street Journal aveva sottolineato la presenza di oltre 4000 prodotti etichettati erroneamente o vietati in vendita sul sito. Amazon ha rimosso o modificato il 57% degli annunci sospetti e afferma di investire molto sulla sicurezza dello store 

Un enorme supermercato senza controindicazioni. Soltanto fino a poche ore fa, su Amazon erano disponibili oltre 4000 prodotti dichiarati pericolosi dalle agenzie federali, messi in vendita da terze parti che non rispettavano gli standard di sicurezza imposti. Dopo un’inchiesta del Wall Street Journal che sottolineava la presenza dei moltissimi articoli a rischio, la piattaforma di e-commerce ha rimosso alcune centinaia di prodotti e modificato le descrizioni di altri annunci di vendita, come riporta il Guardian. Nel lungo elenco citato dalla testata statunitense c’erano inoltre almeno 2000 prodotti, tra giocattoli e medicinali, privi di avvertenze sui rischi per la salute dei bambini.

Più di 4000 prodotti incriminati

Secondo quanto affermato sul Wall Street Journal, Amazon “esercita un controllo limitato sugli articoli venduti da milioni di rivenditori terzi: molti di essi sono anonimi, molti in Cina, alcuni contenenti scarse informazioni”. In questo modo il colosso di Jeff Bezos sarebbe arrivato a offrire agli utenti almeno 4152 prodotti etichettati in modo errato, già bannati in precedenza o dichiarati pericolosi dalle agenzie federali. In questa lista compaiono prodotti definiti approvati dalla FDA ma in realtà mai autorizzati dall’agenzia, medicine senza le avvertenze per i bambini o giocattoli considerati a rischio. Secondo il Guardian, in seguito all’inchiesta Amazon avrebbe rimosso o cambiato le descrizioni del 57% degli oltre 4000 annunci.

I controlli di Amazon sui prodotti

Amazon ha inoltre risposto ufficialmente all’articolo del Wall Street Journal con un comunicato diffuso sul proprio blog in cui spiega che “soltanto nel 2018 abbiamo investito oltre 400 milioni di dollari per proteggere il nostro store e i nostri clienti, con programmi volti a garantire che i nostri prodotti siano sicuri, autentici e conformi alle regole”. Il colosso dell’e-commerce si affida a diversi strumenti automatici che scandagliano il negozio virtuale costantemente alla ricerca di prodotti sospetti, che sono stati tre milioni lo scorso anno.

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