Invasione dell’Area 51, su Facebook mistero intorno all’evento virale

Tecnologia

La pagina web che ha attirato 2 milioni di persone sarebbe stata rimossa, stando agli organizzatori, salvo poi essere ripristinata a seguito di un presunto errore da parte del colosso di Menlo Park 

Un sito internet, merchandising brandizzato, un evento su Facebook che ha raccolto l’adesione (per il momento solo virtuale) di oltre due milioni di persone. Quello del ritrovo di massa nel deserto del Nevada, previsto per il 20 settembre per invadere l’Area 51 e andare a scovare i segreti sugli alieni che sarebbero custoditi nella base americana, correndo tutti con le braccia all’indietro come l’eroe dei manga Naruto, è diventato l’evento più chiacchierato dell’estate 2019. Matthew Roberts, uno dei creatori dell’evento, ha adesso alimentato una volta e di più le voci che riguardano la sua fantomatica impresa, svelando un mistero che la riguarda. Pare, infatti che, stando a quanto dichiarato dal giovane a portali come Cnet, Facebook abbia prima rimosso (era il 3 agosto) la pagina dell’evento 'Storm Area 51. They cant' stop all of us', perché andava contro gli standard della community. Salvo poi ripristinarla, secondo alcuni rumors derivanti da siti americani, dopo che Facebook stessa avrebbe ammesso di averla cancellata per errore.

Il tentativo di porre rimedio al clamore

Per porre rimedio a tutto il clamore mediatico che si era generato, Roberts, parlando con Cnet, ha dichiarato di aver creato un evento gemello all’originale, seguito da circa 20mila persone, oscurato anch’esso dal popolare social network. Si trattava di un vero e proprio festival, che si sarebbe svolto sempre il 20 settembre, organizzato nella piccola città di Rachel, il centro più vicino alla famosa struttura dell’Area 51 dove arrivare senza avere problemi con i militari. Il tutto, con l’obiettivo di distogliere i partecipanti da un’invasione che avrebbe potuto seriamente mettere in allerta il Paese. Sul sito web dell'evento, ecco il messaggio che gli organizzatori hanno lasciato in home page. "Ci incontriamo nella città di Rachel, la più vicina all'Area 51! Abbiamo viaggiato nel deserto per parlare direttamente con i proprietari terrieri sulla possibilità di creare un evento per celebrare l'innaturale .. e si può fare! 'Loro' non possono impedirci di incontrarci tutti là fuori, perciò divertiamoci! Musica, campeggio e arte saranno gli ingredienti, ti aspettiamo lì". 

La secca presa di posizione della Us Force americana

Proprio in seguito alla prepotente viralità che aveva ottenuto l’evento, l’Us Force aveva rilasciato al Washington Post una dichiarazione decisa, in risposta alla fantomatica ‘invasione’. La portavoce dell'Air Force, Laura McAndrews, in una nota aveva dichiarato l’assoluta fermezza del Paese. “L’Area 51 è un campo di allenamento per l'aviazione americana e scoraggeremo chiunque provi ad entrare nel perimetro nel quale addestriamo le forze armate americane. L'Us Air Force è sempre pronta a proteggere l'America e le sue risorse”.

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