Facebook, multa da 1 milione dal Garante per Cambridge Analytica

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Immagine di archivio (Getty Images)

La sanzione, comminata in base al vecchio Codice Privacy, fa seguito al provvedimento dello scorso gennaio con cui l’autorità aveva vietato a Facebook di continuare a trattare i dati degli utenti italiani 

Multa da un 1 milione di euro a Facebook da parte del Garante per la privacy per gli illeciti compiuti dal social network nell’ambito del caso Cambridge Analytica. In passato la società britannica ha utilizzato i dati raccolti da 87 milioni di utenti tramite un’app per test psicologici (Thisisyourdigitallife) per tentare di influenzare le elezioni presidenziali americane del 2016. La sanzione, comminata in base al vecchio Codice Privacy, fa seguito al provvedimento del Garante dello scorso gennaio con cui l’autorità aveva vietato a Facebook di continuare a trattare i dati degli utenti italiani. 

Il caso Cambridge Analytica

Una nota dell’autorità spiega che il Garante per la privacy aveva accertato che l’applicazione Thisisyourdigitallife era stata scaricata da 57 italiani tramite la funzione Facebook login e che, in base alla possibilità consentita da questa funzione di condividere i dati degli amici, l’app era riuscita ad acquisire i dati di altri 214.077 utenti, che non avevano il alcun modo espresso il proprio consenso alla cessione delle informazioni personali. Il social network ha dunque comunicato i dati all’app in modo non conforme alle leggi sulla privacy. Le informazioni degli utenti non erano comunque state trasmesse a Cambridge Analytica.

La decisione del Garante per la privacy

Lo scorso marzo, il Garante per la privacy aveva già contestato a Facebook le violazioni della mancata informativa, della mancata acquisizione del consenso e del mancato idoneo riscontro alla richiesta di informazioni ed esibizione dei documenti. Facebook si è avvalsa della possibilità di estinguere il procedimento sanzionatorio tramite il pagamento in misura ridotta di una somma pari a 52 mila euro. Tuttavia, il Garante ha deciso di applicare oggi anche una sanazione da 1 milione di euro in quanto le violazioni su informativa e consenso erano state commesse in riferimento a una banca dati di particolare rilevanza e dimensioni. Oltre alla vastità del database, la somma tiene anche conto delle condizioni economiche di Facebook e del numero di utenti mondiali e italiani del social network. 

Facebook: non è stato condiviso nessun dato di utenti italiani

Parlando della multa da 1 milione di euro del Garante per la privacy, un portavoce di Facebook ha dichiarato che non è stato condiviso nessun dato degli utenti italiani con social network. “Avremmo dovuto indagare di più nel 2015 sulle segnalazioni ricevute in merito a Cambridge Analytica. Tuttavia, le prove mostrano che nessun dato di utente italiano è stato condiviso con la società”. Il portavoce della società aggiunge che Aleksandr Kogan, il creatore dell’applicazione Thisisyourdigitallife, si è limitato a condividere con Facebook i dati relativi agli utenti statunitensi. “Già all'epoca abbiamo apportato importanti modifiche alla nostra piattaforma e limitato in modo significativo le informazioni a cui gli sviluppatori di applicazioni possono avere accesso. Siamo fortemente impegnati nel proteggere la privacy delle persone e abbiamo investito in risorse, tecnologia e partnership, oltre ad aver assunto, solo nell'ultimo anno, più di 20.000 persone impegnate sulla sicurezza”. Facebook esaminerà con attenzione la decisione del Garante per la privacy e continuerà a collaborare per fare chiarezza sul caso Cambridge Analytica. 

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