I nuovi occhiali smart pensati per le aziende vantano un nuovo design e migliori caratteristiche tecniche rispetto alla versione precedente. Sono molto più robusti e resistenti e montano il sistema operativo Android 8.0 Oreo
Google ha ufficialmente annunciato la seconda generazione dei Google Glass Enterprise Edition. I nuovi occhiali smart pensati per le aziende vantano un nuovo design e migliori caratteristiche tecniche rispetto alla versione precedente.
Non si hanno per ora notizie certe riguardo il loro prezzo, tuttavia si ipotizza costeranno intorno ai 999 dollari.
Specifiche tecniche
Google Glass Enterprise Edition 2 sono molto più robusti, spessi e resistenti, rispetto alla prima versione. Integrano una nuova scocca, sviluppata in partnership con Smith Optics, e includono una batteria da 820 mAh, di dimensioni maggiori rispetto a quella presente nei precedenti occhiali smart di Mountain View (da 570 mAh).
Tra le migliorie, l’Edition 2 comprende una fotocamera con sensore da 8 Megapixel e monta Qualcomm Snapdragon XR1, che, come spiega la stessa Google, “offre una CPU multicore significativamente più potente e un nuovo motore di intelligenza artificiale”, rispetto alla prima generazione.
Google Glass Enterprise Edition 2, inoltre, sono resistenti all’acqua e alla polvere e integrano 3 diversi microfoni e un Touchpad laterale. I nuovi occhiali smart di Big G, dal peso di circa 46 grammi, montano il sistema operativo Android 8.0 Oreo: una caratteristica che semplificherà sensibilmente la loro programmazione da parte delle aziende. Offrono, inoltre, una memoria di archiviazione di 32GB eMMC e una Ram da 3 GB.
Google lancia Translatotron: traduce discorsi con la voce di chi parla
Tra le ultime novità lanciate dall’azienda di Mountain View c’è Translatotron: un “nuovo sistema sperimentale” in grado di tradurre in un’altra lingua le frasi pronunciate da una persona, senza doverle trasformare in testo.
“Translatotron è il primo modello end-to-end in grado di tradurre direttamente un discorso da una lingua all’altra”, spiega la stessa Big G sul blog ufficiale.
La nuova tecnologia offre “una maggiore velocità di inferenza, evitando naturalmente errori tra il riconoscimento e la traduzione, rendendo più facile conservare la voce originale di chi parla dopo la traduzione e gestendo in maniera migliore le parole che non vanno tradotte, come ad esempio i nomi”.