Anche le aziende Usa produttrici di chip e microchip si adeguano alla linea dell'amministrazione Trump. Il colosso cinese garantisce: "Continueremo a dare aggiornamenti e servizi". Cina: sostegno ad azioni legali per difendere diritti delle società
Non solo Google. Anche le aziende Usa produttrici di chip e microchip - da Intel a Qualcomm, da Xilinx a Broadcom - si sono adeguate alla linea dettata dall'amministrazione Trump e hanno tagliato i ponti con Huawei, congelando le forniture destinate al colosso tecnologico cinese. A darne notizia è l'agenzia Bloomberg, che spiega come le varie società abbiano già informato i propri dipendenti. I nuovi sviluppi rischiano di portare alle stelle le tensioni tra Washington e Pechino, già impegnate in un braccio di ferro sui dazi. La Cina, intanto, ha fatto sapere che "sostiene" le sue società nel ricorso "ad armi legali a difesa dei loro diritti legittimi", come ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri, Lu Kang.
Huawei: "Continueremo a dare aggiornamenti e servizi"
La decisione delle aziende produttrici di chip e microchip arriva dopo quella di Alphabet, la società casa madre di Google, che ha sospeso la collaborazione con Huawei dopo l'inserimento del colosso della telefonia cinese nella black list del commercio Usa, per motivi di sicurezza nazionale. La notizia, anticipata da Reuters, è stata poi confermata dalla stessa Google che oggi - attraverso un portavoce - fa sapere: "Ci stiamo conformando all'ordine e stiamo valutando le ripercussioni. Per gli utenti dei nostri servizi, Google Play e le protezioni di sicurezza di Google Play Protect continueranno a funzionare sui dispositivi Huawei esistenti". Mentre da Huawei precisano: "Huawei ha apportato un contributo sostanziale allo sviluppo e alla crescita di Android in tutto il mondo. Essendo uno dei principali partner a livello globale di Android, abbiamo lavorato assiduamente sulla loro piattaforma open source per sviluppare un ecosistema di cui hanno beneficiato sia gli utenti che l'intero settore. Huawei continuerà a fornire aggiornamenti di sicurezza e servizi post-vendita a tutti gli smartphone e tablet Huawei e Honor esistenti, ovvero quelli già venduti o ancora disponibili in tutto il mondo. Continueremo a costruire un ecosistema software sicuro e sostenibile, al fine di fornire la migliore esperienza d’uso a tutti gli utenti a livello globale". In precedenza, in un tweet, anche Android aveva spiegato: "Assicuriamo che, mentre rispettiamo tutti i requisiti del governo Usa, servizi come Google Play e sicurezza di Google Play Protect continueranno a funzionare sul tuo dispositivo Huawei esistente".