Huawei, smartphone e 5G: il viaggio di Sky TG24 nel quartier generale dell’azienda cinese

Tecnologia

Cristian Paolini

Nel 2019 il colosso di Shenzhen ha superato Apple nella vendita di telefonini e ha costruito un nuovo campus da oltre un miliardo di euro che si ispira alle città europee. IL REPORTAGE INTEGRALE

Da modesto villaggio di pescatori a metropoli da 20 milioni di abitanti (IL REPORTAGE INTEGRALE). È la storia di Shenzhen, nella Cina sud-occidentale, che nel giro di 30 anni ha cambiato volto e dato un nuovo corso al suo destino. Il motivo principale della rapidissima trasformazione, la decisione di Den XiaoPing di utilizzare la città come esperimento economico d'avanguardia, aprendo agli investimenti e alle competenze tecnologiche delle aziende occidentali. Preludio alla nascita di realtà come Huawei, attiva in oltre 170 Paesi con più di 180mila dipendenti nel mondo, che nel 2019 ha scalzato Apple nella vendita di smartphone e messo nel mirino la leadership di Samsung. A Shenzen, l'azienda ha un quartiere generale modernissimo dove lavorano 30mila persone, con laboratori di ricerca, mense e ristoranti, palestre e aree yoga per i dipendenti, con alloggi pensati per i lavoratori più giovani e per le famiglie. Oltre allo storico quartiere generale, Huawei ne ha costruito uno da oltre un miliardo di euro a Donguann, distante poco più di un'ora d'auto da Shenzen, dove ha già trasferito divisioni importanti e oltre 25mila dipendenti. 

La nuova roccaforte del colosso HiTech si richiama allo stile di città europee come Verona, Bologna, Friburgo, Granada e Bruges. I quartieri, dove si fondono una tradizione lontana e un futuro imminente, sono uniti per un percorso di 8 chilometri da un trenino sul modello delle ferrovie svizzere, utilizzato da chi li visita, ci lavora e spesso ci vive. È qui che oltre alla produzione degli smartphone l'azienda cinese, attentissima al settore di ricerca e sviluppo, sta testando la tecnologia 5 G, che porterà l'internet mobile nella nuova generazione, fatta da dispositivi interconnessi in un unico ecosistema e città intelligenti. 

Un'evoluzione globale che secondo i vertici di Huawei nemmeno i rapporti tesi tra Cina e Stati Uniti né le recenti sanzioni annunciate da Trump possono arrestare.“Non ci sarà un impatto significativo sulle vendite Huawei negli Usa perché il governo americano ha impedito a Huawei di far parte del mercato statunitense negli ultimi dieci anni. Non credo che questo succederà in Europa. La situazione di Huawei in Europa è completamente diversa da quella degli Stati Uniti. In Europa abbiamo numerosi appalti e numerose partnerships di ricerca e sviluppo”, spiega Catherine Chen, vicepresidente e direttore del board di Huawei. 

Il 5 G con le sue applicazioni nel campo dell'internet delle cose, trasformerà secondo gli esperti, nel giro di 5 anni in realtà uno scenario futuristico, introducendo nuove modalità di fruizione nell'ambito dell'intrattenimento, prodotti innovativi in case a gestione sempre più automatizzata, e incidendo in maniera rivoluzionaria su settori tradizionali come quelli dell'auto, dei trasporti, della sicurezza e dell'industria.

 

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