Dagli Usa: smart speaker Amazon violerebbero la privacy dei bambini

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Immagine di archivio (Getty Images)

È l’accusa contenuta in una denuncia di diverse associazioni alla FTC: Amazon Echo Dot Kids registrerebbe le interazioni dei bimbi con Alexa, ottenendo informazioni senza consenso dei genitori 

Il dispositivo Amazon Echo Dot Kids aiuterebbe sì a prendersi cura dei propri bambini, ma in un modo che metterebbe a rischio la privacy dei piccoli. È questa l’accusa che giunge dagli Stati Uniti, dove diverse associazioni avrebbero denunciato il colosso di Jeff Bezos dopo aver scoperto che la versione infantile dello smart speaker registrerebbe senza consenso le interazioni dei bambini con l’assistente vocale Alexa, raccogliendo così dati su di essi. Si tratta soltanto dell’ennesima controversia legata agli altoparlanti intelligenti di Amazon, visto che ad aprile un’inchiesta di Bloomberg aveva svelato la presenza di circa un migliaio di impiegati in tutto il mondo assunti per ascoltare le conversazioni con Alexa e trascriverle al fine di migliorarne le capacità.

Amazon: interazioni dei bambini registrate senza consenso

Con il lancio di Amazon Echo Dot Kids, avvenuto nel 2018, il gigante dell’e-commerce intendeva estendere ulteriormente la propria presenza sul mercato degli smart speaker, con una soluzione pensata appositamente per i più piccoli. Tuttavia, secondo la denuncia presentata congiuntamente alla Federal Trade Commission (FTC) da varie associazioni per la protezione dei bambini e della privacy Amazon non avrebbe mai dichiarato espressamente che tipo di dati potessero essere ottenuti, o addirittura conservati, dai device Echo Dot Kids. In questo modo, l’azienda di Jeff Bezos avrebbe violato il Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA), non fornendo ai genitori abbastanza informazioni per ottenere uno specifico consenso per la raccolta delle informazioni sui bambini. Secondo quanto raccolto da The Verge, però, un portavoce di Amazon avrebbe respinto le accuse, sostenendo che gli smart speaker in questione “rispettano le norme prevista dal COPPA”.

Smart speaker e la questione privacy

Con la crescita smisurata del mercato degli smart speaker, che secondo gli analisti dovrebbe raggiungere entro fine anno circa 200 milioni di unità in tutto il mondo, aumentano tuttavia anche le preoccupazioni riguardo alla privacy. Come spiegato dal Washington Post, oltre ai device di Amazon dotati di Alexa, anche Apple e Google conservano registrazioni delle interazioni con i propri assistenti vocali, ufficialmente per migliorare le capacità dei sistemi di Intelligenza Artificiale che ne stanno alla base. 

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