Elezioni europee 2019, Facebook apre una ‘war room’ contro fake news

Tecnologia
Foto di achivio (Getty Images)

Allestita a Dublino, la sala operativa ospita una quarantina di dipendenti impegnati nel monitorare la piattaforma ed eliminare contenuti e profili falsi e bloccare le interferenze esterne che potrebbero orientare l’opinione pubblica in vista del voto 

Le elezioni europee sono ormai imminenti e Facebook intensifica il suo impegno per contrastare la circolazione di fake news che potrebbero influenzare il voto degli utenti. L’ultima contromisura annunciata dal social è l’apertura di una ‘war room’, una sala operativa nella quale decine di persone monitorano continuamente la piattaforma per bloccare la diffusione di tutti i contenuti distorti il cui fine è quello di orientare la volontà degli elettori.

Impegnati più di quaranta dipendenti

La sala, allestita nella sede di Facebook a Dublino, accoglie una quarantina di dipendenti del social, chiamati a sorvegliare i post che circolano sulla piattaforma, come hanno raccontato il Guardian e il New York Times, due delle testate che hanno potuto fare visita alla war room. Insieme a un team di esperti, gli impiegati hanno il compito di eliminare dal social tutte le fake news e gli account falsi e di bloccare le interferenze estere che potrebbero agire per manipolare l’opinione pubblica. Il controllo viene effettuato nelle diverse lingue parlate nei 27 Paesi (28 con il Regno Unito) che tra il 23 e il 26 maggio saranno chiamati alle urne per il rinnovo Parlamento europeo.

War room anche negli Usa e a Singapore

Facebook sta affrontando ”una sfida di sicurezza. Ci sono una serie di attori che vogliono manipolare il dibattito pubblico”, ha spiegato al Guardian Nathaniel Gleicher, responsabile della sicurezza informatica di Facebook, sottolineando che "in una situazione del genere, una singola organizzazione non basta. C'è bisogno del maggior numero possibile di persone concentrate sul problema”.
Un’analoga war room è stata predisposta l'anno scorso anche negli Stati Uniti, in occasione del voto di metà mandato, e più di recente a Singapore, per monitorare le elezioni in India.

Nuove regole sugli spot elettorali

Da mesi Facebook sta lavorando per garantire un dibattito politico sano e trasparente sulla piattaforma in vista delle elezioni europee. A tal proposito, il social ha introdotto nuove regole più severe sugli spot elettorali, al fine di evitare interferenze da parte di paesi terzi. Il nuovo regolamento prevede che ogni inserzionista, per poter pubblicare uno spot elettorale a pagamento, dovrà essere prima autorizzato dal suo paese, mentre la piattaforma darà modo ai suoi utenti di vedere chi ha finanziato la pubblicazione di un contenuto a sfondo politico, quanto ha pagato e quante persone lo hanno visto. Ogni pubblicità sarà inoltre inserita in un archivio che resterà disponibile in rete per sette anni.

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