Apple e Qualcomm fanno pace: trovato accordo sul mercato dei modem 5G

Tecnologia
Foto di archivio (Getty Images)

Dopo mesi di dispute legali, le due aziende hanno trovato un’intesa di licenza della durata di sei anni, con opzione di rinnovo per altri due. Il contratto prevede la fornitura dei chip da parte di Qualcomm a Apple, che dovrà versare una cifra rimasta ignota

Pace fatta tra Apple e Qualcomm. Dopo mesi di processi e battaglie legali nei tribunali di tutto il mondo, i due colossi tecnologici hanno trovato un nuovo accordo che mette la parola fine alla disputa sui brevetti. Lo hanno annunciato le due società tramite un comunicato congiunto, dove si legge che il compromesso prevede anche il pagamento di una somma che non è stata resa nota da parte di Cupertino al produttore di chip.

Contratto per sei anni

Le due compagnie hanno siglato un contratto di licenza della durata di sei anni, entrato in vigore il primo aprile 2019, con l’opzione di estenderlo per altri due anni, che include anche la fornitura di chip da parte di Qualcomm per i modem 5G dei futuri dispositivi della Mela. L’intesa, trovata poco prima dell’inizio del maxi processo presso il tribunale di San Diego, ha portato a un’impennata a Wall Street dei titoli dell’azienda specializzata nelle componenti per le telecomunicazioni, che hanno guadagnato il 15,72%, mentre Apple è salita dello 0,50%.
La lunga e complessa battaglia legale iniziò nei primi mesi del 2017, quando Qualcomm fece causa ad Apple per aver violato i suoi brevetti ed essersi rifiutata di versare le royalties richieste. Dal conto suo, Cupertino accusò invece l’azienda fornitrice dei chip di aver imposto costi troppo elevati su quei brevetti, comportando così l’aumento dei prezzi dei prodotti finali.

Accordo esigenza per entrambe le aziende

Se da un lato Qualcomm sentiva l’esigenza di trovare un accordo per dare stabilità al suo futuro, dall’altra Apple aveva il bisogno di disporre della nuova generazione di processori 5G, sui quali Intel, a cui Cupertino si è rivolto come alternativa, è in ritardo almeno di un anno rispetto all’azienda di San Diego, un periodo troppo lungo per restare in scia alle rivali Samsung e Huawei, che hanno già lanciato uno smartphone 5G. E proprio l’azienda di Shenzhen, tramite il suo fondatore, ha aperto pochi giorni fa alla possibilità di diventare fornitrice per Apple, un’eventualità però, poco realizzabile dati i timori che ci sono intorno al colosso cinese. L’accordo che lega Qualcomm e Cupertino rappresenta quindi una boccata d’ossigeno per entrambe.

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