Huawei, Ren Zhengfei apre alla vendita di microchip 5G ad Apple
TecnologiaIn un’intervista alla Cnbc, il fondatore del colosso cinese ha annunciato un possibile cambio nella strategia sulla proprietà intellettuale del gruppo, che potrebbe porsi come rivale di Qualcomm e Intel
Huawei cambia la propria strategia sulla proprietà intellettuale e apre a una possibile vendita ad Apple dei suoi microchip 5G e di altre componenti fondamentali per l’accesso alla connessione di quinta generazione. Lo ha affermato Ren Zhengfei, fondatore e Ceo della compagnia di Shenzhen, in un’intervista rilasciata all’emittente americana Cnbc.
Possibile rivale di Qualcomm e Intel
A differenza di Apple, che secondo gli addetti ai lavori presenterà il primo iPhone 5G solo nel 2020, Huawei ha già lanciato un proprio smartphone con connessione di quinta generazione, realizzato esclusivamente con i suoi microchip. Con la possibile vendita di queste componenti al rivale californiano, il colosso cinese potrebbe diventare un potenziale concorrente di Qualcomm e Intel, storici fornitori di chip per la Mela. Con la prima, inoltre, Apple è impegnata in una serie di battaglie legali che dura ormai da diversi mesi.
“Apple è una grande compagnia”
Zhengfei ha riferito alla Cnbc che la sua azienda ha preso in considerazione la vendita dei suoi chip a Cupertino. “Siamo aperti ad Apple in questo senso”, ha dichiarato, definendo poi il gruppo californiano “una grande compagnia”. Contattata dall’emittente statunitense, Apple non ha voluto rilasciare alcun commento sulle dichiarazione del manager cinese.
Attualmente, Huawei è al centro delle accuse lanciate dagli Stati Uniti, che vedono nelle apparecchiature 5G dell’azienda una minaccia per la sicurezza nazionale, in quanto potrebbero essere utilizzate dal governo cinese per attività di spionaggio. Dal canto suo, la compagnia di Shenzhen ha sempre negato ogni legame con Pechino e ha fatto causa al governo statunitense.
Il ricordo di Steve Jobs
Durante l’intervista, Zhengfei ha parlato anche di Steve Jobs, spendendo belle parole per il fondatore di Apple. “Mr. Jobs non è stato grande perché ha creato Apple, ma perché ha creato un’era, l’era del ‘mobile internet’. Dire che è stato un grande uomo è riduttivo: è stato super grande”. Il manager ha poi ricordato anche un aneddoto legato al giorno in cui apprese della sua morte, avvenuta nel 2011: “Ero in vacanza in montagna con la mia famiglia. Quando la mia figlia più giovane venne a sapere che Jobs se n’era andato, chiese di fermarci un attimo per ricordarlo e così facemmo”.