Facebook, 20 milioni per la sicurezza personale di Zuckerberg nel 2018

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Immagine di archivio (Getty Images)

Nonostante lo stipendio simbolico da un dollaro, il social paga al Ceo 22 milioni di dollari per viaggi privati e spese legate alla sicurezza, oltre il doppio rispetto al 2017 

Il 2018 è stato un anno estremamente costoso per Facebook, e non solo per la sfilza di multe collezionate dal colosso dei social. Oltre alle spese legate alle varie sanzioni, infatti, Menlo Park avrebbe sborsato circa 20 milioni di dollari per la sicurezza personale di Mark Zuckerberg, una voce in continua ascesa visto che nel 2017 la compagnia spendeva per le stesse ragioni poco più di 7 milioni di dollari. Come spiega TechCrunch, a rivelarlo è un documento recentemente pubblicato che entra nel dettaglio delle spese sostenute da Facebook: lo scorso anno, altri 2.9 milioni di dollari sarebbero stati destinati alla sicurezza di Sheryl Sandberg, direttrice operativa dell’azienda.

Zuckerberg: stipendio da 1 dollaro, ‘altri compensi’ alle stelle

Nel documento reso noto dalla SEC, si osserva dunque un importante aumento nelle cifre pagate da Facebook ai propri maggiori dirigenti, fuori tuttavia dal normale salario. Ironicamente, infatti, Mark Zuckerberg percepisce uno stipendio annuale simbolico da un dollaro, senza ulteriori bonus. Una cifra minima che è però bilanciata da quanto riportato alla voce “altri compensi”, che nel 2018 sarebbero stati pari a oltre 22 milioni di dollari, oltre il doppio rispetto ai 9 milioni del 2017. Di questa spesa, 2.6 milioni di dollari avrebbero coperto i viaggi del Ceo di Facebook effettuati con un jet privato, mentre i restanti sarebbero collegati a costi per la sicurezza personale di Zuckerberg.

Facebook: vetri antiproiettile per Zuckerberg

Come riferisce Business Insider, l’esborso effettuato da Facebook si sarebbe reso necessario per proteggere non solo Mark Zuckerberg, sia a casa che in viaggio, ma anche la sua famiglia. In seguito a un anno estremamente difficile, con la credibilità del social minata da Cambridge Analytica e altri scandali, la compagnia spiega che il Ceo è considerato “il sinonimo di Facebook e di conseguenza un sentimento negativo verso la nostra azienda è direttamente associato, e spesso trasferito, a Zuckerberg”. Recentemente, proprio un’inchiesta di Business Insider aveva svelato le misure di sicurezza attuate da Menlo Park per garantire l’incolumità del fondatore del social: tra queste ci sarebbero una scorta che lo segue a ogni spostamento, il divieto di parcheggiare in prossimità del suo ufficio per paura di possibili bombe e sale conferenza dotate di vetro antiproiettile.

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