Il social network di Big G è giunto al tramonto e con esso tutti i contenuti postati sulla piattaforma. L’eliminazione dei dati avverrà in maniera graduale: i server cancelleranno foto profilo, immagini, video e informazioni personali
Oggi, 2 aprile 2019, chiude definitivamente Google+.
Il social network di Big G è giunto al tramonto e con esso tutti i contenuti postati sulla piattaforma.
Dal secondo giorno del mese, i server di Google+ cominciano a cancellare i contenuti personali caricati sul social di Big G: foto profilo, immagini e video. Gli utenti, avvisati per tempo, da oggi non hanno più la possibilità di recuperare i media inseriti sulla piattaforma, informazioni personali comprese.
Cancellazione graduale dal 2 aprile
L’eliminazione dei dati avverrà in maniera graduale. I server cancelleranno anche tutti i commenti che gli utenti hanno pubblicato su siti esterni utilizzando il proprio account Google+.
Gli ultimi account creati sul social risalgono al 4 febbraio, giorno in cui Google+ ha tolto la possibilità di iscriversi al portale e di creare pagine o eventi.
A chiudere è solo il social network di Mountain View, gli altri servizi offerti da Big G rimarranno inalterati. Continueranno a essere attivi e funzionanti Gmail, Google Foto e i profili di Google.
Storia del social di Big G
Con la chiusura di Google+, creato nel mese di giugno 2011, tramonta anche la possibilità di Google di competere con i big dei social media, quali Facebook, Instagram e Twitter.
Una decisione presa a seguito di una falla invasiva nella sicurezza, verificatasi nel mese di marzo 2018, ma rivelata solo ad ottobre.
La falla, svelata da un’inchiesta del Wall Street Journal, avrebbe messo a rischio gli account e i dati di 500mila utenti.
Pochi minuti dopo le rivelazioni pubblicate dal noto quotidiano statunitense, Google, in una nota sul blog, ha annunciato la chiusura di Google+.
Una decisione che a detta del colosso di Mountain View sarebbe dovuta a “causa del basso utilizzo e delle sfide per tenere in piedi un prodotto di successo che incontri le aspettative degli utenti”.