Grazie a quattro zampe motrici molleggiate, l’automa è in grado di spostarsi in ogni direzione e di compiere salti degni di un ginnasta. Il suo progetto si deve ai ricercatori del dipartimento di Ingegneria meccanica del Mit
Dal Massachusetts Institute of Technology (Mit) arriva il mini-ghepardo, il robot più agile mai costruito fino ad ora.
Grazie a quattro zampe motrici molleggiate, l’automa è in grado, non solo di spostarsi in ogni direzione, ma anche di compiere salti degni di un atleta.
Supera anche i percorsi più insidiosi ed è capace di ‘correre’ raddoppiando la velocità dell’uomo.
Il suo progetto si deve ai ricercatori del dipartimento di Ingegneria meccanica del Mit, coordinati da Sangbae Kim.
Il mini-ghepardo ‘virtualmente indistruttibile’
Il mini-ghepardo, così chiamato per differenziarlo dal Cheetah 3, il robot con quattro arti sviluppato dai ricercatori dello stesso dipartimento del Mit nel 2018, verrà probabilmente presentato in occasione della Conferenza internazionale sulla Robotica e l’automazione, che si terrà a Montreal, in Canada, dal 20 al 24 maggio 2019.
Si tratta di un automa dal peso di poco più di nove chilogrammi, in grado di spostarsi in ogni direzione e di girarsi super velocemente.
Benjamin Katz, un ricercatore che ha contribuito al suo sviluppo, lo ha definito un robot ‘virtualmente indistruttibile’. È infatti costituito da materiali poco costosi che possono essere rimpiazzati facilmente, nel caso di eventuali danneggiamenti.
"Abbiamo costruito questo robot perché è facile sperimentarlo e metterlo alla prova in imprese 'pazze’”, spiega Benjamin Katz. Il mini-ghepardo sarà prezioso per coadiuvare progetti futuri di nuovi robot, sempre più efficienti, veloci ed economici.
Ugo, il re-robot delle lavatrici che fa il bucato
Tra le ultime innovazioni tecnologiche utili nell’ambiente domestico c’è Ugo, il re-robot delle lavatrici. L’automa è stato sviluppato dalla start-up giapponese Mira Robotics ed è in grado, anche se in modo lento e goffo, di stendere e piegare i panni.
Si tratta di un robot alle prime armi che funziona, per ora, grazie all’aiuto dell’uomo. I ricercatori si augurano di riuscire ad ottimizzare il suo operato e a renderlo autonomo entro il 2020, trasformandolo nel re delle lavatrici.