Amazon, in forse la nuova sede a New York: forti opposizioni locali

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Foto di archivio (Getty Images)

Il progetto avrebbe dovuto essere approvato entro il 2020 dallo stato di New York ma le proteste da parte di esponenti locali hanno spinto la compagnia a rivalutare la sua idea 

La nuova sede di Amazon a New York forse non si farà. Stando alle indiscrezioni riportate dal Washington Post, la società di Jeff Bezos starebbe infatti pensando di abbandonare il progetto, che avrebbe dovuto portare 25mila dipendenti a Long Island, nel Queens, a causa delle forti opposizioni da parte di molti politici locali. A seguito della notizia, a Wall Street i titoli del gruppo hanno perso il 2,8%.

Amazon cerca soluzioni alternative

Come spiega il quotidiano statunitense, al momento Amazon non ha né comprato né affittato alcun locale nel quale trasferire quello che dovrebbe diventare il secondo quartier generale della compagnia, in quanto l’approvazione del progetto da parte dello stato di New York non arriverà prima del 2020. Tuttavia, le proteste lanciate da esponenti politici locali hanno spinto l’azienda a rivalutare la sua idea e a cominciare la ricerca di un’altra città nella quale eventualmente stabilire il nuovo centro operativo, che sarà comunque diviso con Cristal City, in Virginia. I dubbi sulla sede nella Grande Mela ora sono forti, come hanno dichiarato alcune persone vicine al colosso dell’e-commerce: “La domanda è se vale la pena portare avanti il progetto se i politici di New York non lo vogliono, considerando anche il modo entusiastico con cui i cittadini della Virginia ci hanno accolto”.

Un 2018 da record

In ogni caso, questo inghippo non frena gli affari di Amazon, reduce da un 2018 da record, con entrate oltre i 200 miliardi di dollari, battendo anche le aspettative degli analisti più esperti. In particolare, la società ha chiuso l’ultimo trimestre dello scorso anno incassando 72,4 miliardi di dollari contro i 71,9 miliardi delle stime, con un aumento del 20% rispetto al 2017. A favorire gli incassi è stato l’ottimo andamento delle vendite in occasione del Black Friday, del Cyber Monday e di tutto il periodo natalizio, quando Amazon ha fatto registrare la maggior quantità di ordini a livello globale consegnati tramite il servizio Prime.  

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