È in corso a Barcellona un test dell’algoritmo, grazie alla cooperazione con Orange, il provider di servizi per le telecomunicazioni, e la società Terlaytics specializzata in data science
Gli esperti di Volkswagen hanno sviluppato un innovativo algoritmo in grado di gestire il traffico delle città.
Il programma è capace di prevedere la situazione delle strade. Sarà dunque possibile, in futuro, ottimizzare i servizi offerti da diversi ‘attori’ della mobilità, quali le società di trasporto pubblico, i taxi e i fornitori dei servizi.
Le previsioni del traffico potranno, per esempio, accorciare sostanzialmente i tempi di attesa dei passeggeri e migliorare l’utilizzo dei mezzi abitualmente impegnati sulle strade per offrire servizi di trasporto pubblico.
L’algoritmo di casa Volkswagen
Per realizzare l’algoritmo gli esperti di Volkswagen hanno monitorato e studiato approfonditamente i dati di movimenti anonimi emessi da smartphone e trasmettitori presenti sui veicoli. Analizzando le informazioni grazie a dei computer convenzionali sono riusciti a monitorare il traffico e a stimare il numero delle persone coinvolte. Hanno poi ottimizzato il processo grazie all’impiego di un algoritmo quantistico. Tra le funzioni, il programma di casa Volkswagen è in grado, per esempio, di assegnare un numero preciso di mezzi a differenti ‘zone di domanda’ prevedendo la richiesta del servizio. Così facendo sarà possibile garantire un passaggio celere a tutti gli individui che ne hanno bisogno.
In aggiunta si potranno evitare le costose corse a vuoto percorse abitualmente da taxi e autobus.
Test a Barcellona
È attualmente in corso un esperimento dell’algoritmo a Barcellona grazie alla cooperazione con Orange, il provider di servizi per le telecomunicazioni, e la società Terlaytics specializzata in data science. La città, scelta per attuare il test, dispone di un database adeguato in grado di riprodurre fedelmente i calcoli dell’algoritmo.
“Volkswagen sta passando da una concezione tradizionale dell'automotive, ovvero un'azienda di ingegneri, a una azienda software”, spiega il CIO del Gruppo, Martin Hofmann.
Un’innovazione preziosa per tutti gli ‘attori della mobilità’ che, a detta degli esperti della casa automobilistica, potrà essere impiegata anche nelle infrastrutture del traffico e nel rapporto tra veicoli autonomi.
In futuro, se verrano adottati questi sistemi e circoleranno veicoli a guida autonoma, “i semafori potrebbero non servire più, perché la velocità delle auto sarà regolata in maniera funzionale agli incroci e i movimenti della altre auto”, spiega Hofmann.