In Evidenza
Altre sezioni
altro

Da un istituto italiano robot soffici per la riabilitazione delle mani

Tecnologia
Immagine di archivio (Ansa)

L’istituto TeCip lavorerà a un progetto per realizzare esoscheletri indossabili che aiutino il recupero delle funzioni degli arti superiori nei pazienti tetraplegici 

Condividi:

Dalla medicina ai trasporti, dalle operazioni di soccorso all’esplorazione dei fondali marini, nel prossimo futuro i robot promettono di rivoluzionare le attività umane in diversi settori, offrendo un aiuto inedito e prezioso. Una delle applicazioni più importanti della robotica è senza dubbio quella che avviene nel campo della riabilitazione, in cui la tecnologia gioca ormai un ruolo fondamentale per aiutare i pazienti nel recupero di funzioni perse. Ecco perché l’istituto TeCip (Tecnologie della Comunicazione, Informazione, Percezioni), parte della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, punta a ottenere ulteriori passi avanti in questo ambito, realizzando robot soffici e indossabili che aiutino le persone nel riacquisto dei movimenti.

Esoscheletri, robot per la riabilitazione

Si chiamano esoscheletri quei robot che vengono utilizzati durante i percorsi riabilitativi di pazienti che hanno sofferto lesioni spinali, con conseguente perdita di alcuni movimenti. L’obiettivo dell’istituto toscano, specializzato nel recupero delle funzioni delle mani, è quello di realizzare robot non più in metallo rigido ma con materiali soffici, che siano indossabili dal paziente e offrano una sensazione naturale, decisamente più simile a quella di un arto umano. Le componenti duttili e in grado di adattarsi all’ambiente della nuova tecnologia assisterebbero in modo più efficace le persone che soffrono di tetraplegia, rappresentando un grande traguardo nel processo di riabilitazione.

I progetti dell’istituto TeCip

Il progetto è stato denominato ‘Grasp Toscana’, e prevede la sperimentazione di nuove tecnologie nell’arco dei prossimi due anni. L’iniziativa, finanziata dalla Fondazione CR Firenze, sarà coordinata da Antonio Frisoli dell’istituto TeCip, e si avvarrà della collaborazione dell’ospedale universitario di Careggi, dell’Associazione Habilia e dell’Associazione Toscana Paraplegici. Nel dicembre 2017, lo stesso TeCip aveva presentato gli esiti ottenuti con il progetto ‘CLIMB’, esoscheletri volti a consentire il cammino e altri movimenti a pazienti con gambe paralizzate. Partendo proprio da questi progressi, e dai miglioramenti avvenuti negli ultimi anni nel campo della robotica soffice, l’istituto di Pisa cercherà ora di ripetere l’impresa dedicandosi però alla riabilitazione dell’arto superiore.