Apple rivede la privacy, negli USA possibile scaricare dati personali

Tecnologia
Immagine di archivio (Getty Images)
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Dopo il rilascio di iOS 12 e macOS Mojave, Apple ha aggiornato il portale dedicato e reso disponibile il download delle proprie informazioni in quattro Paesi

Con il rilascio dei nuovi sistemi operativi iOS 12 e macOS Mojave Apple ha effettuato l’aggiornamento dei termini della privacy nell’apposito portale dedicato. Tuttavia, se per l’Europa questo rappresenta da qualche mese un’abitudine, in seguito all’aggiornamento del sistema gli utenti degli Stati Uniti hanno potuto accedere al sito e sfruttare per la prima volta la funzione che permette di scaricare una copia dei propri dati personali. Cupertino aveva infatti già inaugurato la pratica in Europa lo scorso maggio, a causa dell’entrata in vigore della normativa GDPR.

I dati personali conservati da Apple

Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda. Sono questi i quattro Paesi nei quali, con qualche mese di ritardo rispetto all’Europa, i possessori di device Apple potranno ora accedere al portale dedicato alla privacy e ottenere una copia dei propri dati personali raccolti dall’azienda statunitense. Si tratta solitamente di un numero limitato di informazioni, come ad esempio la cronologia degli acquisti effettuati sui vari store. Tutto il resto viene criptato o cancellato dopo un certo termine di tempo. In ogni caso, l’estensione della misura a un mercato importante come quello statunitense rappresenta un passo importante per Apple, che come tutti i colossi tecnologici è chiamata dagli utenti a gestire nel modo il più trasparente possibile i tanti dati a disposizione.

Apple, nuovi termini di privacy

“Per Apple la privacy è un diritto fondamentale. E poiché sui tuoi dispositivi Apple sono conservate molte informazioni personali, vogliamo che tu possa mantenerle riservate”. È questo l’obiettivo che Cupertino si propone di raggiungere grazie al suo portale dedicato e agli aggiornamenti di iOS 12 e macOS Mojave. Le nuove versioni dei sistemi operativi saranno infatti caratterizzate da termini di privacy più specifici. Per esempio, l’azienda dichiara che i dati contenuti nell’app Screen Time, relativi all’utilizzo delle varie funzioni dello smartphone, saranno accessibili soltanto dal proprietario del device, "non da Apple o a terzi”. Un’ulteriore modifica riguarderà invece entrambi i sistemi: i siti di tracciamento di terze parti dovranno infatti richiedere l’autorizzazione dell’utente per poter generare cookie e archiviare i dati personali.

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