Instagram potrebbe condividere i dati sulla posizione con Facebook
TecnologiaSecondo un’indiscrezione di TechCrunch l’app di fotografia penserebbe a nuove impostazioni della privacy che consentano alla casa madre di conoscere le coordinate Gps degli utenti
Gli account di Facebook e Instagram potrebbero diventare sempre più legati in futuro, con l’app fotografica che sembrerebbe intenzionata a comunicare alla sua casa madre dati sempre più precisi sulla posizione degli utenti. L’indiscrezione è stata lanciata dal portale TechCrunch, secondo cui Instagram starebbe attualmente testando delle nuove impostazioni della privacy che consentirebbero al social fondato da Marc Zuckerberg di venire a conoscenza delle coordinate Gps delle persone, anche quando queste non utilizzano l’applicazione. La novità, destinata a far discutere, arriva in seguito alle dimissioni dei co-fondatori del social network dedicato alla fotografia, sostituiti proprio da un membro di lunga data del team di Facebook, Adam Mosseri.
L’utilizzo strategico di Instagram
A dispetto dei toni distesi utilizzati per comunicare l’addio, in molti sostengono che l’abbandono dei creatori di Instagram sia giunto a causa della volontà di Mark Zuckerberg di integrare sempre di più le due piattaforme, al punto di fare dell’app uno strumento strategico che contribuisca alla crescita di Facebook. Questa versione sarebbe almeno in parte confermata se la novità rivelata da TechCrunch fosse vera: grazie alle coordinate Gps degli utenti ottenute dall’azienda acquistata nel 2012, il social network potrebbe infatti personalizzare in modo ancor più accurato i contenuti rilevanti e le pubblicità da mostrare in base alla posizione dell’utilizzatore. Inoltre, l’aggiornamento delle condizioni della privacy consentirebbe a Facebook di tracciare una mappa quotidiana dei posti visitati dalle persone.
Smentita soltanto parziale
Interpellato dallo stesso sito di tecnologia, un portavoce di Facebook ha negato che Instagram stia attualmente tenendo una lista cronologica delle posizioni degli utenti, aggiungendo però che l’azienda spesso lavora su idee da lanciare in futuro e che le persone saranno aggiornate “su eventuali modifiche alle nostre impostazioni”. Inaugurato nel 2004, il social network fu multato nel 2017 dall’Antitrust Ue per aver escluso la possibilità di collegare gli account Facebook e Whatsapp, operazione che è stata poi realizzata.