Nazionale italiana di hacker ‘buoni’ pronta per campionati europei
TecnologiaLa compagine azzurra proverà a migliorare la medaglia di bronzo conquistata a Malaga lo scorso anno. I giovani cyberdefender sono in ‘ritiro' a Lucca per prepararsi alla competizione
Ci sarà anche la nazionale italiana hacker ai campionati europei di sicurezza informatica che si svolgeranno dal 14 ottobre a Londra. Sono cyberdefender, ovvero hacker ‘buoni’. I partecipanti si sfideranno a colpi di crittografia, analisi dei malware e sicurezza del web e dei sistemi mobile. Il team italiano è composto da 10 ragazzi di due categorie: junior, 14-20 anni, e senior, 21-25 anni. I campionati prevedono una competizione tra 17 squadre e si svolgono all'interno delle iniziative del National Cyber Security Programme. L’evento è supportato dall’Enisa, l'Agenzia Europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione.
Il team è in ritiro a Lucca
Per allenarsi in vista dell’evento la squadra si è ritirata alla Scuola Imt Alti Studi di Lucca, dove rimarrà fino al 4 ottobre. Affronterà un percorso di addestramento intensivo per prepararsi e sviluppare nuove competenze su temi come binary exploitation, reversing, web security e crittografia. È previsto anche un corso hardware studiato apposta per preparare i partecipanti. Ciascuno dei componenti della squadra presenterà un argomento rilevante in cybersecurity: l’obiettivo è sviluppare le capacità necessarie per spiegare ai non addetti ai lavori tematiche complesse come quelle riguardanti la sicurezza sul web. Sarà anche girato un video di presentazione del team. Il cortometraggio della squadra italiana e i video degli altri partecipanti saranno proiettati a Londra prima della competizione.
L’obiettivo è migliorare terzo posto di Malaga
L'Italia proverà a migliorare la posizione conquistata lo scorso anno a Malaga in Spagna: nel 2017 durante i campionati europei la compagine italiana ha conquistato la medaglia di bronzo nella competizione. Il compito di formare la nazionale di cyberdefender è stato affidato al Cini, il consorzio interuniversitario nazionale per l'informatica. L’ente promuove lo sviluppo della collaborazione scientifica tra i consorziati e altri organismi di ricerca, nazionali ed internazionali, che operano nel campo dell'informatica ed è il principale punto di riferimento della ricerca accademica nazionale nei settori dell’Informatica e dell’Information Technology.