Firefox, no ai tracker nella sua prossima versione

Tecnologia
Firefox (Getty Images)

La scelta è legata sia alla tutela della privacy che alla lentezza della navigazione: secondo uno studio il 55,4% del tempo usato dal browser per aprire le pagine è dedicato al loro caricamento  

Firefox eliminerà i tracker, i software che permettono il tracciamento degli utenti che passano da un sito all’altro. Alcuni di loro sono anche in grado di produrre criptovalute all’insaputa di chi naviga su internet. Non è solo una questione di privacy: sul suo blog ufficiale la Mozilla, società proprietaria del browser, spiega che le motivazioni della scelta sono legate, oltre che alla tutela dei dati degli utenti, anche al rallentamento della navigazione causato dai tracker.

Frenano il caricamento delle pagine

“Il tracking rallenta il web”, si legge sul post. “Da uno studio di Ghostery emerge che il 55,4% del tempo totale impiegato per aprire un sito viene dedicato al caricamento di tracker di terze parti. Per gli utenti che navigano su reti lente l'effetto può essere anche maggiore. L’allungamento dei tempi è dannoso per l'esperienza sul web e provoca una grossa perdita di tempo. Per questo motivo abbiamo aggiunto una nuova funzione sul nostro browser che blocca questi software”. Il nuovo strumento verrà testato a settembre e se la prova andrà a buon fine la modalità verrà impostata come predefinita in Firefox 63.

Tutela della privacy

Oltre a velocizzare la navigazione, Firefox sottolinea l’importanza della tutela della privacy. “Nel mondo reale le persone quando vanno da un negozio all'altro non sono seguite da centinaia di venditori. Non vengono spiate mentre guardano o acquistano prodotti. Gli utenti hanno le stesse aspettative sul web, ma lì sono monitorati ovunque vadano. La maggior parte dei browser non dà agli utenti il livello di privacy che loro si aspettano”, si legge sulla nota ufficiale. Firefox è stato lanciato nel 2002, sei anni prima di Chrome. Quando è stato creato era l’unico concorrente di Internet Explorer. Ora è il browser di Google ad essere il più diffuso al mondo, in virtù anche della popolarità del sistema operativo Android, del quale rappresenta l’applicazione più importante. 

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