Uber punta sulle biciclette e sugli scooter elettrici

Tecnologia
Foto di archivio (Getty Images)
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Dopo le ingenti perdite del 2017, l’azienda ha deciso di investire in un nuovo settore. Dara Khosrowshahi sostiene che, nel lungo periodo, la scelta porterà dei benefici a tutti

Uber è diventato famoso come servizio di trasporto automobilistico privato tramite app, ma presto il focus dell’azienda di San Fracisco potrebbe spostarsi su altri mezzi di trasporto. Dopo le ingenti perdite subite nel 2017, pari a 4.5 miliardi di dollari, il gigante della sharing economy ha deciso di cambiare per riuscire a sopravvivere in un mercato in continua evoluzione. Di recente, Dara Khosrowshahi, l’amministratore delegato di Uber, ha annunciato la scelta di lasciare da parte le automobili per concentrarsi sulle biciclette e gli scooter elettrici.

Dalle automobili alle biciclette

Per il CEO, i mezzi di trasporto individuali si adattano meglio alle esigenze del traffico cittadino e possono garantire spostamenti più veloci rispetto alle auto durante l’ora di punta. Durante un’intervista col Financial Times, ha anche previsto che in futuro i viaggi saranno più brevi e frequenti.
Nel breve periodo la scelta potrebbe non pagare, ma Khosrowshahi è convinto che nel lungo termine i dati daranno ragione alla sua intuizione.
Durante l’ultimo anno, Uber ha investito in varie aziende specializzate in biciclette elettriche, tra cui JUMP bikes, presente a New York, Washington e altre sei città statunitensi (a breve debutterà anche a Berlino). Per quanto riguarda gli scooter elettrici, è già iniziata una partnership con Lime che dovrebbe dare i propri frutti nei prossimi mesi. Inoltre, non mancano accordi con società che si occupano di trasporto urbano e noleggio.

Un piano a lungo termine

Dara Khosrowshahi è consapevole del fatto che Uber guadagnerà meno da un viaggio in bicicletta o scooter rispetto a uno di uguale distanza effettuato in macchina, ma spera che il prezzo inferiore possa invogliare gli utenti a utilizzare più spesso il servizio.
“Siamo disposti a rinunciare ai profitti a breve termine per fidelizzare gli utenti e ottenere dei notevoli benefici in futuro”. Ammette anche che gli autisti di Uber potrebbero guadagnare meno nel primo periodo, ma è sicuro che in futuro anche loro sperimenteranno gli effetti positivi legati al nuovo corso della compagnia. 

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