Uber riprende i test sulle automobili a guida autonoma
TecnologiaIn questa prima fase, a quattro mesi dall’incidente mortale in Arizona, i veicoli di prova di Uber viaggeranno per le strade di Pittsburg in modalità manuale con un tecnico specializzato sempre al volante
Uber riprende i test sulle auto a guida autonoma. Negli ultimi quattro mesi dall’incidente in cui una donna è stata investita mortalmente da un veicolo in Arizona, le auto della società di San Francisco erano rimaste lontane dalle strade americane. Lunedì, il capo della divisione sulla guida autonoma Eric Meyhofer ha annunciato che la sperimentazione ripartirà da Pittsburg, sede del centro di ricerca e sviluppo del progetto. Per il momento i prototipi circoleranno in città solo in modalità manuale, ovvero con un tecnico al volante, e con un secondo operatore che viaggerà sul sedile del passeggero per registrare ‘eventi particolari’.
Novità sulla sicurezza dopo l’incidente in Arizona
Dopo l’incidente di Tempe, Uber ha dovuto rivedere interamente la sua policy sulla sicurezza. Il rapporto del National Transportation Safety Board ha evidenziato come il software del veicolo a guida autonoma non abbia riconosciuto Elaine Herzberg mentre attraversava la strada e che il sistema si basi interamente sull’intervento di un operatore sempre vigile nel caso di qualche malfunzionamento. Rilievi che hanno spinto Uber ad affrontare molti cambiamenti, tra i quali l’implementazione di un sistema che monitora in tempo reale l’attenzione del tecnico. Una videocamera sarà installata dietro al volante per controllare che il guidatore non perda mai di vista la strada. Se il sistema dovesse notare distrazione emetterebbe un forte segnale acustico, allertando un terzo tecnico da remoto.
Ancora tempo prima dei test in modalità autonoma
Nonostante non sia chiaro come la presenza per tutto il tempo di un umano possa aiutare lo sviluppo del software per la guida autonoma, Uber fa sapere che i test serviranno per monitorare come un veicolo interagisca in tempo reale sulle strade pubbliche. I dati raccolti saranno rielaborati virtualmente e utilizzati sui circuiti di prova per migliorare le performance dei veicoli in modalità autonoma. Dovrà passare ancora del tempo prima che le auto senza un tecnico dietro al volante tornino a viaggiare per le strade delle città americane.