Emirates pensa ai robot per smistare i bagagli in aeroporto
TecnologiaLa compagnia aerea di Dubai sta studiando un modo per introdurre macchine simili a quelle che lavorano nei magazzini di Amazon. Ed è vicina a lanciare un nuovo sistema di sicurezza che taglierà i tempi durante i controlli di sicurezza
Molto presto un robot potrebbe prendersi cura dei vostri bagagli in aeroporto, stando a quanto preannunciato da Emirates, che sta lavorando all'introduzione di nuove tecnologie da utilizzare negli scali aerei.
Largo all'intelligenza artificiale
L'idea di Emirates, il più grande vettore aereo a lungo raggio del mondo, sarebbe quella di utilizzare l'intelligenza artificiale e i robot per prendersi cura dei bagagli in aeroporto. Lo ha spiegato direttamente il presidente Tim Clark durante il meeting annuale dell'International Air Transport Association a Sydney, in Australia. "La tecnologia di oggi prevede già uno sviluppo di questo genere, potremmo farlo a breve", ha dichiarato Clark.
Nessun intervento umano
Secondo la visione di Emirates, i robot identificherebbero i bagagli, li smisterebbero e li caricherebbero e scaricherebbero dagli aerei. Il tutto senza bisogno di un intervento umano. L'ispirazione arriva dai robot già operanti nei magazzini di Amazon. Clark ha spiegato di non capire perché anche alcuni dei processi in aeroporto non possano essere automatizzati nella stessa maniera.
Il nuovo sistema di sicurezza
La compagnia aerea di Dubai sta da tempo puntando sull'innovazione. L'obiettivo è quello di ridurre i tempi dei viaggi aerei intervenendo sulla loro parte più complessa, vale a dire i controlli di sicurezza. Emirates è già vicina alla produzione di un sistema di sicurezza che non richiede ai passeggeri di togliersi stivali o cinture durante i controlli. Ma Clark, sempre a Sidney, ha spiegato che la compagnia non si fermerà qui.
Un processo ininterrotto
L'intenzione è quella di usare l'intelligenza artificiale in tutti i momenti che precedono la salita a bordo, dal check-in all'accesso ai cancelli d'imbarco, trasformando le varie fasi in un unico processo ininterrotto nel quale i passeggeri potrebbero essere ispezionati mentre camminano verso il proprio gate. "Se venisse riscontrato un problema con un passeggero qualcosa, un umano o un robot, arriverebbe a fermarlo", ha spiegato Clark. Sembra proprio che la rivoluzione robotica stia arrivando anche in aeroporto.