Casio non produrrà più fotocamere digitali: ormai foto con smartphone
TecnologiaLa decisione dell'azienda giapponese è legata al forte calo della domanda registrato negli ultimi anni. Le competenze tecnologiche maturate nel settore saranno impiegate per lo sport e la medicina
Casio esce definitivamente dal mercato delle fotocamere digitali. Lo hanno comunicato i vertici dell'azienda giapponese precisando che la decisione è legata al progressivo calo della domanda, giustificato dalla diffusione degli smartphone dotati ormai di fotocamere ad alta definizione.
Le perdite di Casio
La società giapponese aveva introdotto la prima fotocamera digitale al mondo fornita di uno schermo a cristalli liquidi, nel marzo del 1995, e i suoi prodotti si erano guadagnati una buona reputazione per l'avanzato livello tecnologico. Ma nell'ultimo anno fino allo scorso mese di marzo, le spedizioni del suo modello "EXILIM" e di altri modelli di fotocamere digitali sono scese a 200mila unità, ben al di sotto dell'obiettivo di vendita della società, fissato a 550.000 pezzi, e corrispondente a circa un decimo delle sue vendite massime nell'anno 2007. Casio ha reso noto che registrerà una perdita di esercizio di 4,6 miliardi di yen (35 milioni di euro) per l'uscita dal settore, spiegando che una ristrutturazione delle attività sarebbe stata troppo complessa per via della espansione capillare degli smartphone dotati di super fotocamere.
Tecnologie per sport e medicina
Il presidente di Casio Kazuhiro Kashio ha detto che l'azienda si impegnerà a trasferire le competenze accumulate nel settore della fotografia digitale ad altri campi, come quello sportivo e quello medico, che fanno ricorso all'uso di immagini. A differenza di altri marchi come Canon e Sony, dall'inizio Casio aveva deciso di non produrre fotocamere reflex a specchio fisso e quelle compatte a ottiche intercambiabili.