Dei quasi 300mila profili sospesi tra luglio e dicembre 2017, il 93% è stato segnalato "attraverso strumenti interni proprietari". Dall'agosto 2015, ne sono stati bloccati 1,2 milioni. I dati del dodicesimo rapporto sulla trasparenza (Transparency Report)
Sono circa 1,2 milioni i profili che Twitter ha sospeso per terrorismo a partire dall'agosto 2015. Soltanto tra luglio e dicembre 2017, ultimo periodo rilevato, ha cancellato 274.460 account. Lo ha svelato il dodicesimo rapporto sulla trasparenza (Transparency Report) dell'azienda.
Account sospesi prima del primo tweet
Stando a quanto riportato dal blog ufficiale del social, "di quei 274.640 profili sospesi nell'ultimo periodo, il 93% sono stati segnalati attraverso strumenti interni proprietari". Inoltre, in linea col periodo precedente, "il 74% di quegli account sono stati sospesi prima del loro primo tweet". Secondo Twitter, le segnalazioni di violazioni per terrorismo provenienti dai governi diminuiscono ancora, rappresentando meno dello 0,2% di tutte le sospensioni nel periodo di riferimento più recente e "riflettono un 50% di riduzione negli account segnalati rispetto al periodo precedente". La piattaforma nota inoltre un progressivo declino delle rimozioni negli ultimi rilevamenti e lo attribuisce "agli anni di duro lavoro per rendere il nostro sito un posto indesiderabile per chi cerca di promuovere il terrorismo".
"I governi limitano la libertà di espressione"
Tuttavia, anche se in lotta contro gli account che promuovono finalità terroristiche, l'azienda sottolinea anche un aumento dei tentativi dei governi di limitare la libertà di espressione. "Col passaggio di nuove leggi e le discussioni normative in atto nel mondo sul futuro del discorso pubblico online, vediamo un potenziale effetto dissuasivo rispetto alla libertà di espressione", scrive nel post del blog.