Usa, Apple rischia la class action per aver rallentato gli iPhone

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Apple ha ammesso il rallentamento degli iPhone lo scorso dicembre (Getty Images)
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Secondo il Wall Street Journal, l'azienda di Cupertino sarebbe stata citata in circa 60 cause e il 29 marzo i clienti scontenti potrebbero aggregarsi in un'azione collettiva contro "l'obsolescenza programmata" dei vecchi dispositivi

Apple ha ricevuto decine di denunce che rischiano di trasformarsi in una class action, una causa collettiva contro il rallentamento imposto ai vecchi dispositivi. Lo rivela il Wall Street Journal, secondo il quale questa vicenda potrebbe diventare una delle maggiori sfide legali per il settore, dalla nascita degli iPhone nel 2006.

60 cause contro Apple

Nel dicembre scorso l'azienda di Cupertino ha ammesso di aver rallentato temporaneamente gli iPhone nei casi in cui la batteria fosse vecchia o deteriorata. La "Mela morsicata" è stata accusata di "obsolescenza programmata", peggiorando le performance per spingere all'acquisto della versione successiva. Cupertino si è difesa affermando che la scelta dipendeva dalla volontà di evitare improvvisi spegnimenti o altri errori che li avrebbero resi inutilizzabili. Da allora, sarebbero state avviate circa 60 cause legali contro Apple da parte dei clienti. Dalle denunce emergono richieste di non specificati rimborsi per danni e per le spese degli avvocati. Ma non manca chi chiede anche una campagna pubblicitaria per chiarire la situazione.

Verso la class action

Apple, fino a ora, ha risposto con un forte sconto sulle batterie dei vecchi dispositivi. Ma un'eventuale class action potrebbe rivelarsi molto più pesante per i conti del gruppo. Anche perché in una causa collettiva gli utenti avrebbero una maggiore forza rispetto a un dibattimento individuale. Gli sforzi per combinare i casi in una class action prenderanno il via nel corso di una riunione legale che si terrà il 29 marzo ad Atlanta, durante la quale saranno scelti anche un avvocato e un tribunale a cui presentare l'azione legale.

I precedenti

La risposta di Apple, che ha prima spiegato le proprie ragioni e poi proposto la sostituzione gratuita delle batterie, era arrivata proprio dopo le prime cause, intentate lo scorso dicembre. I guai legali sulla stessa questione hanno toccato anche la Francia: a gennaio la Procura di Parigi ha aperto un'indagine preliminare nei confronti di Apple per l'ipotesi di "obsolescenza pianificata" di alcuni modelli di iPhone.

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