Legend of Zelda Breath of the Wild vince a Los Angeles durante una cerimonia che ha decretato il trionfo di Nintendo con i premi a Super Mario Odissey, Mario+Rabbids e Metroid Samus Returns. Ottimi risultati per Persona 5 e Nier Automata
La cerimonia annuale dei Game Awards ha rilanciato il successo mondiale della Switch, la nuova console di Nintendo, dimostrando i videogiochi non sono solo potenza, chip e meccanismi realistici ma anche invenzione, arte e fantasia.
Così la console “ibrida” di Nintendo, meno potente degli hardware della concorrenza ma con il pregio di essere utilizzabile sia a casa davanti alla tv che in portabilità come un tablet, guadagna con merito i premi più prestigiosi: Legend of Zelda Breath of The Wild si conferma un capolavoro della libertà avventurosa vincendo come migliore gioco dell’anno, migliore “game-direction” e migliore gioco d’avventura e azione.
Credit: Nintendo
Super Mario Odissey, altra meraviglia della creatività videoludica, ottiene il riconoscimento per essere il migliore gioco per famiglie. Mario+Rabbids, sviluppato da Ubisoft Milano si guadagna invece il premio come migliore gioco di strategia, ribadendo la validità del team italiano che l’ha concepito. Molto meritato inoltre il premio ottenuto da Metroid Samus Returns per Nintendo 3DS, considerato il migliore gioco per console portatile.
Credit: Nintendo
Gli altri premi più importanti
Il panorama dei premi di quest’anno è assai poco criticabile, perché include nella rosa dei vincitori titoli di innegabile valore, escludendo tuttavia un’opera nuova, affascinante e riuscita come Horizon Zero Dawn.
Il lisergico e demoniaco Persona 5 si guadagna il titolo di migliore gioco di ruolo, mentre Resident Evil VII si conferma l’esperienza più convincente per la realtà virtuale.
Credit: Resident Evil
Il difficilissimo ma meraviglioso Cuphead è il migliore gioco indipendente e viene premiato anche per la direzione artistica. Lo sparatutto distopico Wolfenstein 2 è il migliore gioco d’azione e il super-eroico Injustice 2 il “picchiaduro” più riuscito.
Dovuto, ma non scontato, è il premio per la colonna sonora a Nier Automata, un videogame di raro spessore filosofico con una partitura musicale immensa e profonda. Lo struggente What Remains of Edit Finch ha vinto per i suoi meriti narrativi.
Sorprese
Come ogni anno la cerimonia dei Game Awards non è solo il palcoscenico per la premiazione, ma la vetrina per annunci attesi, anche se talvolta nella forma ermetica di brevi ma suggestivi teaser. Si sono viste le prime, misteriose immagini della nuova opera di From Software, responsabile di Dark Souls e Bloodborne, ma si tratta di un materiale composto da una sola immagine quasi inesplicabile malgrado sia suggestiva: la scritta “le ombre muoiono due volte” termina il cortissimo video.
Un’altra sorpresa in esclusiva per Switch: torna la sensuale e travolgente strega Bayonetta in un terzo episodio in via di sviluppo. Per gli amanti dei picchiaduro tornerà per Playstation 4, XBox One e PC una serie leggendaria, ovvero Soul Calibur.
Credit: Nintendo
Death Stranding
Il re della serata non poteva che essere il maestro Hideo Kojima che con l’attore Norman Reedus ha presentato il terzo trailer del suo venturo Death Stranding, un segmento di gioco-cinema puro nella tradizione dell’autore, bellissimo e enigmatico nella sua dimensione fanta-horror. Non sappiamo ancora nulla di Death Stranding, esclusiva per Playstation 4, perché non è stata mai mostrata una benché minima sequenza di “game-play”, ma sono più che sufficienti i trailer diretti da Kojima per alimentare nel pubblico un senso di anticipazione smisurato.