Intelligenza artificiale e digital tax: a Lisbona il Web Summit 2017

Tecnologia
La commissaria europea Margrethe Vestager sul palco del Web Summit (Getty Images)

La capitale portoghese ospita per il secondo anno la manifestazione nata a Dublino. Tra innovazione e startup, sono emersi i timori di Stephen Hawking, le promesse di Margrethe Vestager e le novità di Waymo

Per qualche giorno Lisbona è la capitale mondiale di startup e innovazione. È iniziato il 6 e si concluderà il 9 novembre il Web Summit. Nato a Dublino nel 2009, lo scorso anno si è trasferito nella capitale portoghese. Il trasloco sta pagando: per l'edizione 2017 sono attesi 60mila partecipanti (10mila in più dello scorso anno) da 160 Paesi. La lista degli speaker vede, tra gli altri, Brian Krzanich, amministratore delegato di Intel, Al Gore, ex candidato alle presidenziali americane, l'ex presidente francese Francois Hollande e il segretario generale delle Nazioni unite Antonio Guterres. E poi ci saranno le startup, in cerca di visibilità e investitori: quelle italiane sono più di 70 e raddoppiano la delegazione del 2016, composta da 35 imprese.

“Digital tax europea nel 2018”

Il cuore del Web Summit, oltre agli incontri tra startup e investitori, è costituito dalle migliaia di conferenze. Una delle più attese è stata quella della commissaria europea per la concorrenza Margrethe Vestager. Salita sul palco di Lisbona, ha affermato di voler arrivare a una legge europea che tassi i giganti del web “entro la primavera del 2018”. La norma, ha sottolineato Vestager, deve essere comunitaria o rischia di diventare inefficace: “Quando un governo dà a poche multinazionali la possibilità di pagare meno tasse – ha affermato - questo impedisce alle altre di competere ad armi pari. Per questo abbiamo deciso di ostacolare le tassazioni speciali di alcuni Paesi europei”.

Stephen Hawking: attenzione all'intelligenza artificiale

Il futuro dell'intelligenza artificiale alterna l'entusiasmo di alcuni (Mark Zuckerberg) con i timori di altri (Elon Musk). Nel dibattito è entrato, con un intervento sul palco del Web Summit, il Stephen Hawking. Senza una gestione adeguata, ha affermato, l'intelligenza artificiale “potrebbe essere il peggior evento della storia della nostra civilta”. Le paure di Hawking si basano sulla convinzione che “in teoria i computer possono emulare l'intelligenza umana e perfino superarla. Il successo nella creazione dell'intelligenza Artificiale potrebbe essere il più grande evento nella storia della nostra civiltà. O il peggiore. Non lo sappiamo. Non possiamo sapere se l'intelligenza artificiale ci aiuterà o ci distruggerà”.

Waymo, un altro passo verso la guida autonoma

Di solito il Web Summit non è il palco dove le grandi compagnie annunciano novità tecnologiche rilevanti. Waymo, la società di Alphabet specializzata in guida autonoma, è l'eccezione che conferma la regola. L'amministratore delegato di Waymo, John Krafcik ha confermato di aver testato su strada, a Phoenix in Arizona, dei veicoli senza umani seduti al posto di guida: i passeggeri erano sui sedili posteriori. È una prima volta, perché fino a ora i test sule vetture driverless prevedevano comunque la presenza di un guidatore. Questa nuova generazione di guida autonoma è pensata per auto in condivisione, i cui viaggi saranno governati con una semplce app.

Innovazione, Parigi capitale europea

Negli ultimi anni, la Francia si sta imponendo come centro di grande attrazione per le startup. Uno sforzo, fatto anche di forti investimenti pubblici (e testimoniato che ci fossero 3 città francesi tra le 10 finaliste), che il Web Summit ha riconosciuto: Parigi è stata infatti nominata capitale europea dell'innovazione 2017. La capitale transalpina si è aggiudicata il premio iCapital, promosso dalla Comunità europea per sostenere gli ecosistemi più dinamici. Non si tratta solo di un premio simbolico: alla municipalità di Parigi andrà un milione di euro. Anne Hidalgo, sindaca di Parigi, ha già annunciato che saranno investiti “per promuovere il coding nelle scuole, con corsi gratuiti per insegnare ai ragazzi i linguaggi di programmazione e aiutarli ad entrare nel mondo del lavoro”.

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