Microsoft, Nadella: “L'intelligenza artificiale creerà posti di lavoro”
TecnologiaIl ceo del gruppo è convinto che il progresso tecnologico porterà più vantaggi che rischi. Anche a livello occupazionale. Un parere non del tutto allineato con quello del fondatore Bill Gates
Il ceo di Microsoft si schiera tra gli ottimisti. Satya Nadella ha affermato che l'intelligenza artificiale creerà posti di lavoro. Niente allarmismi, dunque: l'automazione non abbatterà l'occupazione. Una previsione che accomuna Nadella a Mark Zuckerberg, sul fronte opposto rispetto a Elon Musk e (in parte) al fondatore del gruppo che dirige, Bill Gates.
Le opportunità dell'intelligenza artificiale
Nadella, intervenuto durante il Vanity Fair New Establishment Summit di Los Angeles, non si abbandona all'entusiasmo: serve infatti “una visione molto chiara dell'impatto dell'automazione”. Ma, al netto dei possibili effetti collaterali, il manager spera che “l'intelligenza artificiale possa aumentare la forza lavoro”. Sarebbe solo “uno dei vantaggi” della tecnologia. Tra le altre cose, intelligenza artificiale, robotica e automazione saranno importanti nel superamento delle disabilità. E a proposito Nadella ha citato Seeing, un'applicazione di Microsoft che “racconta” il mondo ai non vedenti e li assiste per renderli ancora più autonomi. “Possiamo fare molte cose come questa”.
Favorevoli e contrari
Nadella è pur sempre parte in causa: l'intelligenza artificiale è una delle aree tecnologiche su cui il suo gruppo, sempre più focalizzato sui servizi alle imprese, si sta concentrando. Ma, anche tra gli addetti ai lavori che avrebbero tutto l'interessa a spingere l'automazione, non sono mancati i pareri opposti a quello del ceo di Microsoft. Il più brusco è stato Elon Musk, secondo il quale “l'intelligenza artificiale potrebbe causare la terza guerra mondiale”. Un parere che ha causato anche un bisticcio social con Mark Zuckerberg, accusato di avere “una comprensione limitata del tema”. Il fondatore di Facebook è tra coloro che preferiscono sottolineare le potenzialità della tecnologia piuttosto che i suoi potenziali rischi. La prospettiva di un conflitto globale è stato disegnata anche da Jack Ma, il numero uno di Alibaba. Bill Gates, fondatore e principale azionista di Microsoft, non ha ipotizzato scenari così cupi. Ma ha proposto una tassa sui robot per evitare che l'automazione sostituisca il lavoro umano.